Viola News
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Serena a VN: “Sousa, che leggerezza su Bernardeschi. L’Inter è un’incognita”

L'ex attaccante nerazzurro: “Il ko in coppa potrebbe lasciare degli strascichi forti nell’Inter. Jovetic a Firenze? Non penso tornerebbe quello di qualche anno fa”

Stefano Niccoli

Torna il campionato dopo l’Europa League. Nel monday night la Fiorentina affronterà l’Inter, reduce dall’eliminazione dalla coppa per mano dell’Hapoel Beer Sheva. In vista del big match di lunedì sera, Violanews.com ha intervistato l’ex nerazzurro Aldo Serena.

L’Inter sembra proprio non guarire.

“Credo ci sia una condizione atletica che non permette alla squadra di giocare con intensità per novanta minuti. Non è un caso se nel derby l’Inter ha fatto molto bene nel primo tempo, ma peggio nella ripresa. Questo vale anche per la partita di giovedì in Europa League. Non penso sia superficialità, piuttosto credo ci sia troppa pressione che toglie ai giocatori tranquillità e capacità di lettura delle giocate. Mi riferisco, ad esempio, a Miranda, Murillo, Handanovic. Sono giocatori con un grande passato alle spalle, per questo non è possibile che commettano determinati errori. L’Inter ha giocatori di alto livello soprattutto dalla metà campo in su, con molte variabili qualitative negli schemi di Pioli. Nelle grandi squadre, e io ne so qualcosa, si ha una pressione costante. Dopo un periodo di alto livello, quello con Mourinho in panchina, la situazione in casa Inter si è fatta un po’ grigia, la pressione, ripeto, è costante e molto intensa. Bisogna avere grande personalità per andare avanti nonostante le critiche”.

Della Fiorentina, invece, che idea ti sei fatto? La squadra viola non riesce ad essere continua nei risultati.

“E’ una squadra che ha nell’incostanza una delle sue caratteristiche principali. Ho la sensazione che le varie parti della società non abbiano una linea comune per esprimere il potenziale che è superiore a quello visto fino adesso. L’esempio classico è Bernardeschi che ha avuto degli alti e dei bassi. E’ un ragazzo che ha le qualità per diventare un campioncino, in questo momento le sta mettendo in mostra. A inizio stagione, invece, era un po’ ai margini”.

A proposito di Bernardeschi: cosa ne pensi delle parole di Sousa nei suoi confronti alla vigilia della gara col Paok Salonicco?

“Sono state parole di stima, ma un allenatore, di solito, tutela i bravi giocatori, vorrebbe che rimanessero nella squadra che allena. Un esterno avrebbe potuto dire quelle parole, non il tecnico, anche se potrebbero corrispondere alla realtà. Chi allena deve fare in modo che ci sia unione tra le varie componenti. Con le comunicazioni, verbali e non, il tecnico deve dare un segnale di compattezza. Non mi sembra che quelle parole abbiano tutelato il gruppo e costruito un’idea per formare una squadra forte. Mi è parsa una leggerezza di Paulo Sousa, a causa della quale ha un po’ compromesso il rapporto con i tifosi”.

Chi ha più da perdere dalla gara di lunedì?

“Dopo la prestazione di giovedì, l’Inter avrà il pubblico subito pronto a fischiare e a contestare. Sotto l’aspetto mentale non sarà facile giocare contro una squadra che oggettivamente ha delle qualità superiori. Sul piano psicologico la partita di lunedì è favorevole alla Fiorentina, anche perché fin qui ha fa molto bene in trasferta. La gara con l’Hapoel Beer Sheva potrebbe lasciare nell’Inter degli strascichi forti”.

Sulla panchina nerazzurra c’è Pioli che molti tifosi viola rivorrebbero a Firenze.

“Sono stato suo compagno di camera alla Juventus per due anni. E’ una persona tutta d’un pezzo, sa affrontare le realtà variegate del calcio con approfondimento e conoscenza. Auguro a Pioli di andare avanti con l’Inter e di riportarla in alto. Se non dovesse accadere, il ricordo del Pioli calciatore a Firenze è ancora vivo e la stima nei suoi riguardi è ancora intatta. E’ nel pieno della maturità, per un allenatore è il momento migliore per esprimere le proprie capacità. Può andare bene all’Inter, così come alla Fiorentina”.

Jovetic è stato nuovamente accostato alla Fiorentina. Firenze potrebbe essere la piazza giusta per un’eventuale rinascita del montenegrino?

“In campo sono stato spesso un ex. Negli ambienti dove hai fatto bene, ti ricordano. Nel ritornare, però, potrebbero esserci dei riferimenti al passato e quindi questo potrebbe essere anche un peso. Jovetic ha ancora molto da dare, ma ho qualche dubbio che a Firenze possa tornare ai livelli di qualche anno fa, benché la piazza viola sia diversa da quella nerazzurra”.

Un pronostico per lunedì?

“E’ difficile farlo perché l’Inter è una squadra altalenante in più partite, ma anche nell’arco di novanta minuti. Potremmo vedere un’Inter dimessa o un’Inter d’assalto come abbiamo visto contro la Juventus e il Milan. La squadra nerazzurra è sempre un’incognita, la Fiorentina meno”.