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Semioli a VN: “Tre vittorie non salvano una stagione. Europa? 30% di possibilità. Tello, che svolta! Sarebbe un peccato perderlo”

Le parole ai nostri microfoni del doppio ex della sfida di domenica a Marassi: "Vedere la Fiorentina lì, lì, a lottare per il sesto posto, è un po' triste"

Redazione VN

La rincorsa europea della Fiorentina passa dalla Genova blucerchiata. Dopo l'impresa di San Siro contro l'Inter, la Sampdoria di Giampaolo si prepara ad accogliere tra le mura amiche la Fiorentina. Per parlare del momento delle due squadre, ma non solo, Violanews.com ha contattato il doppio ex Franco Semioli:

Con i tre punti contro il Bologna fanno tre vittorie consecutive per la Fiorentina. Si può parlare di una piccola rinascita dopo 3/4 di stagione ampiamente deludente?

"Secondo me no, ma c'è comunque stato un segnale da parte dei ragazzi e del mister. Secondo me, però, non basta per salvare una stagione. L'obiettivo della Fiorentina è di arrivare più in alto rispetto alle posizioni per cui lotta questo momento, la città ed i tifosi si aspettano qualcosa di più".

Nelle ultime gare sono arrivate buone notizie anche da Cristian Tello. Punteresti su lui la prossima stagione?

"Ho avuto modo di seguirlo attentamente e fino a qualche tempo fa non riusciva ad entrare in partita, faceva fatica a mostrare le sue qualità. Nelle ultime gare, invece, ho notato un cambiamento drastico, è molto più decisivo e mette in campo grande personalità. In quest'ultimo periodo ha fatto vedere di cosa è capace. La Fiorentina deve pensare bene a cosa fare con lui perché è un giocatore di qualità e perderlo sarebbe un peccato".

Come sarebbe un peccato non provare ad agganciare il sesto posto. Quante possibilità ha la Fiorentina su una scala da 1 a 100 di agganciare la zona europea in classifica?

"Dipende tutto da queste ultime partite. L'Inter sta lasciando punti, quindi se la Fiorentina trova continuità, coraggio e forza di crederci, nulla è scontato finché la matematica lo permette. La vedo comunque un po' difficile, direi che ha il 30% di possibilità di farcela".

Molto passerà dalla prossima gara dei viola proprio contro i blucerchiati. Che partita ti aspetti domenica a Marassi?

"Sarà una partita dura, perché ho visto giocare la Sampdoria e chi scende in campo lo fa in maniera spensierata, sapendo quello che va fatto. In attacco hanno giocatori che fanno la differenza. Schick, ad esempio, ha qualità straordinarie e personalità. E' una squadra temibile, soprattutto in casa, non sarà facile per la Fiorentina imporre il proprio gioco. Sarà una bella partita, chi farà meno errori la spunterà"

Quasi sicuramente non sarà Giampaolo il prossimo allenatore della Fiorentina. C'è invece Di Francesco tra i nomi in pole per la panchina viola. Che idea ti sei fatto del tecnico del Sassuolo e come giudichi complessivamente la gestione di Sousa a Firenze?

"Di Francesco mi piace molto, sa lasciare un'impronta alla propria squadra. Il Sassuolo non lo conosceva nessuno prima del suo arrivo. E' un allenatore che ha personalità. Sousa, invece, non ha lasciato il segno in questa stagione. Si è parlato poco di Fiorentina a livello nazionale. E' un peccato perché io sono stato a Firenze e in quegli anni le altre squadre ci temevano. Vederla la squadra lì, a lottare per il sesto posto, è un po' triste".