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Repice (Rai) a VN: “Passi da gigante per Chiesa, può fare la differenza. Fiorentina possibile sorpresa grazie a due garanzie”

Abbiamo intervistato il collega di Radio Rai, Francesco Repice, ieri a Bologna per raccontare Italia-Bologna

Stefano Niccoli

E' servito il suo ingresso in campo nella ripresa per dare un po' di vita ad un'Italia spenta e senza tante idee di gioco. Contro la Polonia, Federico Chiesa si è caricato la nazionale sulle spalle, rendendosi pericoloso con un tiro dalla distanza e, soprattutto, procurandosi il rigore poi trasformato da Jorginho. Per parlare della partita di venerdì sera, Violanews.com ha intervistato Francesco Repice, giornalista di Radio Rai, ieri a Bologna per la radiocronaca:

"Chiesa capace di fare la differenza partendo dall'inizio? E' inutile parlarne. Se avesse giocato dall'inizio, non è detto avrebbe cambiato la partita. Magari avrebbe fatto peggio o chissà avremmo rimpianto Insigne. Chiesa fa parte di questo gruppo, sta facendo passi da gigante nella Fiorentina così come in nazionale. Per come viene impiegato può fare la differenza".

Sembra già l'Italia di Chiesa. Ieri ha fatto la differenza e non è una novità.

"Certo, spero sia l'Italia di Chiesa, ma anche di Pellegrini, di Caldara ecc. Dovrà essere l'Italia di questi giocatori. Il problema è che se non sarà l'Italia di chi ho citato, non sarà proprio l'Italia. Mancini ha puntato su di loro. Il cammino è complicato, bisognerà avere fiducia, ma soprattutto pazienza".

A livello tattico, dove pensi che Chiesa dia il meglio di sé? Sulla fascia o più vicino all'attaccante?

"Nonostante i moduli siano stati sempre diversi, ci sono stati giocatori nati come seconde punte, ma che poi si sono convinti a giocare su sessanta-settanta metri. E' successo da Bruno Conti in poi, a Simone Pepe nella Juventus e in nazionale. Per le loro qualità fisiche possono giocare non solo in uno spazio ristretto, quello del perimetro dell'attacco, ma anche in più metri sulla fascia perché hanno corsa, fiato, dinamismo e il piede per effettuare buoni cross. Ma in questo momento questi discorsi tattici sono inutili perché la squadra, come ha spiegato Mancini, deve essere pronta a giocare in tante maniere. Non credo alle formulette, son balle che ci inventiamo noi giornalisti o almeno quelli che non hanno mai giocato a calcio. Gli allenatori non fanno questi ragionamenti, ne fanno altri. Per le caratteristiche che ha, credo che Chiesa debba giocare su più metri, non fare semplicemente la seconda punta".

Ieri c'è stato spazio anche per Biraghi. Ti aspettavi la sua convocazione? C'è così tanta carenza di terzini sinistri?

"Criscito non stava bene e Emerson Palmieri non è in condizione, non lo vediamo giocare da due anni. Per questi motivi c'era la possibilità Biraghi. Nonostante le referenze a suo sfavore ha comunque fatto il suo. Ci ricorderemo l'ultimo minuto quando ha scaricato tre cross addosso all'avversario, ma ci sono stati altri 94 minuti nel corso dei quali ha fatto bene, dalla sua parte aveva clienti difficili come Kurzawa e Bereszyński. Ha superato l'esame con sufficienza".

Ultima domanda: che idea ti sei fatto della Fiorentina?

"Per il momento non giudico nessuna squadra, se non la Juventus. Nonostante vada al 50% ha fatto nove punti, il che significa che sarà un campionato senza storia. Totti aveva ragione: si giocherà dal secondo posto in poi. Non so se la Fiorentina potrà inserirsi nel novero delle squadre che andranno in Champions League. Può essere agevolata dal fatto di giocare una sola partita a settimana. Aspetto una decina di giornate prima di giudicare, anche se alla Fiorentina ci sono due garanzie: l'allenatore e lo spirito di gruppo che si è creato dopo la morte di Davide. Sono due fattori che contano di più dei moduli. Grazie a questi due ingredienti la Fiorentina potrebbe essere la sorpresa del campionato".

http://www.violanews.com/stampa/chiesa-convince-la-stampa-federico-il-grande-titolare-a-costo-di-tagliare-insigne-o-bernardeschi/

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