Oltre il calcio. Le crepe, il silenzio: qualcosa che segna. Plauso ai DV, verso la ‘normalità’

"Desolazione, in un paesaggio che riporta la mente alle steppe. Secco, come la vita che tutta d’un tratto si è spenta. Un territorio, quello marchigiano colpito dal sisma dello scorso anno, raccontabile solamente attraverso le sensazioni, poiché la realtà concreta non trova parole che possano descriverla. Paesi abbandonati, vissuti solamente da case squarciate e sventrate: intorno, il silenzio e accenni di ricostruzione. E vedute segnanti, imponderabili. Dove il concetto di disperazione passa attraverso lo scenario. Poi la "zona rossa", blindata e intravedibile sul dorso della montagna, come ad esempio accade con Arquata del Tronto, uno dei paesi più rappresentativi del terremoto. A pochi metri dal paese, a Pescara del Tronto, la nuova fabbrica della famiglia Della Valle, originari della regione: promessa e costruita in neanche un anno, creerà oltre cento posti di lavoro, con gli operai che sono già stati assunti.

"Disponibilità ad aiutare, un progetto lodevole e concretizzato nei tempi previsti. «C'è grande voglia di aiutare chi lavorerà qui e ogni tre, quattro mesi inseriremo persone nuove, giovani, che chiedono di lavorare seriamente», ha affermato Diego Della Valle, davanti ai presenti, compreso il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. «In queste zone ancora di più - ha continuato il marchigiano - e questo significa poter pensare a una vita dignitosa». Un plauso, certamente, è doveroso: che possa fungere da apripista.

"Tutto intorno, nel classico scenario italiano composto da borghi, adesso malmessi, si stagnano le case provvisorie e un paesaggio depredato della normalità. Quest’ultima, apparente, simboleggiata dalle case momentanee che donano un appoggio nella fase di attesa. Raccapricciante, non ci sono altri termini. Che visto con i propri occhi - di contorno, doverosamente non evitabile, alla "giornata sportiva" - prova a rendere ancor più definita l’immagine della tragedia.

http://www.violanews.com/news-viola/le-verita-di-andrea-della-valle-fiorentina-in-vendita-non-abbiamo-cambiato-idea-ma-la-societa-e-forte-e-crediamo-nello-stadio/