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Esclusiva VN: “Ecco come si batte la Juve”

Tre ex del passato, tre gare, tre trionfi: i consigli da chi “ce l’ha fatta”

Redazione VN

Quando Firenze trionfa contro la Juventus. Quando la Fiesole (e in generale tutto lo stadio) capisce di aver battuto i nemici di sempre. Tre giocatori, tre sensazioni, tre vittorie. Alessio Tendi (strepitoso gol in Fiorentina-Juventus 2-1 del 6 gennaio 1980), Aldo Firicano (suo l'1-0 il 22 febbraio 1998 in Fiorentina-Juventus 3-0) e Christian Amoroso (titolare in Fiorentina-Juventus 1-0 del 13 dicembre 1998, decisa dal gol di Batistuta). Come si batte la Juve? Violanews.com lo ha chiesto a chi ce l'ha fatta, ed ecco cosa ne è venuto fuori.

Un ricordo di quel momento di gloria?

TENDI – “Tutto fu splendido, avevo come marcatore Causio, non un giocatore qualunque. Mi liberai di lui, saltai Scirea e tirai una botta pazzesca, sinceramente Zoff non vide nemmeno il pallone. Per me fu una grande gioia: ero solo un...portatore d'acqua, eppure avevo fatto un gol straordinario e importante per tutta Firenze”.

FIRICANO – “La gente impazzita di gioia. Avevamo fatto una partita praticamente perfetta, l'ambiente era elettrizzato. E poi la Juventus era in testa alla classifica, non è da tutti vincere 3-0 contro i futuri campioni d'Italia. Fu un grande momento”.

AMOROSO – “Mi ricordo tutto di quella partita e ancora se penso al colpo di testa di Batistuta ho qualche brivido. Lo stadio era stracolmo, mai vista una cosa del genere: noi sapevamo di partita alla pari con la Juve, sapevamo anzi di stare bene fisicamente e moralmente. Avevamo tanti campioni in quella squadra, ho goduto come pochi...”.

Sensazioni per domani?

TENDI – “Ottime, secondo me possiamo vincere. Anche se molti calciatori non erano presenti l'anno scorso, tutti vogliono cancellare lo 0-5 della passata stagione: quella partita fu vergognosa, domani sono convinto che vedremo ben altro anche se la Juventus è ancora più forte. Tutti daranno il massimo, voglio vedere lottare su ogni pallone, solo così sarà possibile portare a casa un risultato positivo”.

FIRICANO – “La Fiorentina può vincere la partita, vedo molte analogie con quel 3-0: anche allora la squadra di Lippi era fortissima, noi avevamo entusiasmo. Adesso c'è Conte e ricordo la sua rabbia nel dopo gara, chissà che non provi le stesse emozioni anche da allenatore”.

AMOROSO – “Possiamo vincere e dico così perché tiferò Fiorentina. Firenze aspetta da tanto una gioia, è ora di regalarla ad un pubblico che non ha mai fatto mancare niente alla squadra”.

Chi può diventare il nuovo eroe di Firenze?

TENDI – “Jovetic poteva andare alla Juve e Jovetic farà cadere i primati della Juve. Vedrete, domani si riscatterà dopo la brutta prova di Parma”.

FIRICANO – “Dire Jovetic sarebbe scontato, lui ovviamente è in grado di cambiare gli equilibri della partita. Chissà però che non segni un difensore, come è capitato a me...”.

AMOROSO – “Jovetic ha sbagliato il rigore contro il Parma, nel momento decisivo. È un segno del destino, segnerà lui...”.

Cosa si pensa quando entri in campo e capisci che stai per vivere LA partita e non puoi sbagliare...

TENDI – “Quando sei nel sottopassaggio guardi i tuoi compagni, gli avversari e capisci che quella non è la solita partita. Il pre-gara è il momento più difficile, devi gestire le emozioni. Quando poi sei in campo e vedi magari una bella coreografia, ti passa tutto: dai il massimo. Per i tuoi tifosi”.

FIRICANO – “C'è grande emozione, così come c'è una certa tensione. I giorni precedenti l'incontro sono comunque bellissimi, la gente ti ferma e ti chiede di dare il massimo e tu sai che puoi fare la storia...”.

AMOROSO – “Pensi che se vinci sei nella storia. Pensi che in quei 90' darai tutto, come se fosse la prima partita della tua carriera oppure l'ultima, prima dell'addio. E pensi che se riuscirai a far esultare la gente vorrà dire che avrai fatto qualcosa di veramente importante e sarai ricordato per questo”.

NICCOLO' GRAMIGNI