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Torna a soffiare il vento dell’est. Dragowski e Hagi alla prima al Franchi: esame superato?

Per la prima volta in azione, i due giovani Dragowski e Hagi hanno mostrato subito buone qualità e personalità

Pier F. Montalbano

Non era particolarmente probante il test contro il Pescara, ma nella poco interessante cornice del Franchi di ieri i tifosi viola hanno potuto guardare da vicino due calciatori da seguire con attenzione che potrebbero rivelarsi utili in futuro. Bartlomiej Dragowski era all'esordio assoluto con la maglia della Fiorentina e dunque in Serie A: la stagione del portiere di Bialystok, arrivato la scorsa estate in un misto di curiosità e scetticismo, è stata condizionata da due infortuni che lo hanno tenuto a lungo out e visto scivolare nelle gerarchie come terzo portiere dietro Tatarusanu, Lezzerini prima e Sportiello poi, con qualche capatina in Primavera. Una prova sufficiente, condita da una bella parata di piede su Caprari nel primo tempo e una buona padronanza nel gioco coi piedi – sottolineata da Sousa in sala stampa –, dove l'unica sbavatura è rappresentata dal posizionamento in occasione del primo gol pescarese proprio di Caprari. Da rivedere in maniera più attenta nel prossimo ritiro di Moena, capiremo se il padrone dei pali dell'Under 21 polacca diventerà il secondo portiere l'anno prossimo alle spalle di Sportiello oppure verrà mandato in prestito in cerca di maggiore continuità.

Chissà se la prossima stagione sarà quella della consacrazione anche per Ianis Hagi. Per il figlio del grande Gheorghe quello contro il Pescara è stato il secondo spezzone in maglia viola, il primo con una quantità di minuti sostanziale dopo il cammeo di Cagliari ad ottobre . Oltre mezz'ora infatti per il talentino rumeno che ha mostrato subito personalità e una facilità di calcio fuori dal comune per un ragazzino di soli 19 anni. Suo lo zampino nell'1-2 di Saponara, visto che è lui ad avviare l'azione verso Babacar il quale poi serve l'assist all'ex Empoli. Anche la punizione dai venticinque metri – che egli stesso si guadagna – ha impegnato Fiorillo, costretto a distendersi per deviare la sfera in angolo. Una gara fatta non solo di tecnica e colpi, ma con un pizzico di sostanza dove si becca anche un giallo dopo una scivolata in ritardo su Bahebeck. Il fisico forse è ancora un po' troppo gracile per questi livelli, ma le qualità ci sono tutte e la capacità di calciare indistintamente con entrambi i piedi potrebbero in futuro infiammare i cuori dei tifosi viola. In attesa che il vento dell'est possa soffiare forte su Firenze, ieri sera i due teenager viola hanno dato un assaggio delle loro capacità.