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Top 10 dei giocatori più sfortunati degli ultimi venti anni: c’è Rossi

Eurosport ha stilato una classifica dei calciatori più sfortunati, a livello fisico, degli ultimi venti anni. Figura nell’elenco anche Giuseppe Rossi oltre ad un altro ex viola come Roberto Baggio: …

Redazione VN

Eurosport ha stilato una classifica dei calciatori più sfortunati, a livello fisico, degli ultimi venti anni. Figura nell'elenco anche Giuseppe Rossi oltre ad un altro ex viola come Roberto Baggio:

Thiago Alcantara

A metà maggio soffre la rottura del legamento collaterale del ginocchio destro e deve sottoporsi a operazione chirurgica: è costretto a saltare il Mondiale. Rientra il 7 ottobre, ma dopo una manciata di giorni soffre lo stesso identico infortunio che lo porta nuovamente a finire sotto i ferri.

Roberto Baggio

Il 5 maggio 1985, appena 18enne, soffre un grave infortunio al ginocchio destro, con la rottura del legamento crociato anteriore e del menisco: rimane ai box fino al febbraio del 1986, quando torna in campo al Torneo di Viareggio dopo essere passato dal Vicenza alla Fiorentina. Il 28 settembre 1986, a una settimana dall’esordio in Serie A, soffre un’altra lesione al menisco del ginocchio destro che lo costringe a una nuova operazione e rimanere fermo quasi fino al termine della stagione. Il 27 novembre 1994, in maglia Juventus, subisce una lesione tendinea al ginocchio destro: rientra dopo 5 mesi di stop, l’8 marzo 1995. All’inizio del 2002, con il Brescia, si procura la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro con lesione del menisco: riesce miracolosamente a tornare in campo a soli 77 giorni dall’operazione, effettuata il 4 febbraio 2002, appena in tempo per salvare le Rondinelle dalla retrocessione.

Pierluigi Casiraghi

L’8 novembre 1998, poco dopo aver lasciato la Lazio per trasferirsi in Inghilterra, al Chelsea, soffre fratture multiple al ginocchio dopo uno scontro con il portiere del West Ham. Si sottopone a ben 10 interventi chirurgici ma, nonostante le cure degli ortopedici più importanti del panorama sportivo mondiale, non riesce a recuperare e deve annunciare l’addio al calcio professionistico nell’estate del 2000, a soli 31 anni di età.

Sebastian Deisler

Nel 1999, appena diciannovenne e in rampa di lancio per entrare nel mondo del professionismo tra Borussia Moechengladbach e Hertha Berlino, soffre la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Poco dopo essere rientrato, viene fermato da un nuovo infortunio nell’ottobre del 2001 (rottura della membrana sinoviale del ginocchio destro) e deve saltare l’intera stagione. A maggio si sottopone a una seconda operazione prima del trasferimento al Bayern Monaco, ma quella che si prospetta come l’opportunità della vita e della carriera si trasforma in un lungo calvario. Deisler gioca solamente 62 partite di campionato in quattro stagioni e mezza con i bavaresi, soffrendo continui problemi alle ginocchia e una nuova rottura della membrana sinoviale nel marzo del 2006. Lontano dai campi di gioco, sviluppa anche una severa forma di depressione che lo costringe al ritiro nel 2007, a soli 27 anni di età.

Daniele Galloppa

Nell’estate del 2010 soffre una distorsione al ginocchio sinistro che lo tiene ai box fino al gennaio del 2011. Il 21 ottobre 2012 si procura una lesione al legamento crociato del ginocchio sinistro: deve sottoporsi a operazione chirurgica e rientra soltanto nell’estate del 2013. Dopo aver sostenuto la preparazione con la squadra, si infortuna al legamento crociato anteriore del ginocchio destro e salta l’intera stagione 2013-14.

Owen Hargreaves

Nel 2008-09, dopo sole tre partite ufficiali con il Manchester United, finisce ai box per cronici problemi tendinei a entrambe le ginocchia. Nonostante i numerosi tentativi di recupero e le operazioni sostenute in America nella famosa clinica del dottor Steadman, salta tutto il resto della stagione, viene costretto a una sola apparizione con la squadra delle riserve nell’anno successivo e a una sola partita (9 minuti in tutto) nel 2010-11. Nella stagione seguente si trasferisce al Manchester City, ma i problemi alle ginocchia continuano ad affliggerlo: gioca una manciata di minuti in 4 partite (157’). Si ritira nel 2012, a 31 anni.

Fernando Redondo

Il 19 agosto 2000, da poco trasferitosi dal Real Madrid al Milan, si infortuna al legamento crociato anteriore del ginocchio destro in allenamento, un trauma che lo costringe a sottoporsi a tre operazioni chirurgiche. La prima il 2 ottobre 2001 (con asportazione parziale del tendine rotuleo), la seconda nel giugno 2011 a Madrid (pulizia del tendine rotuleo), la terza nel gennaio 2002 a Buenos Aires (ricostruzione del tendine rotuleo affetto da tenosinovite cronica). Indossa per la prima volta la maglia del Milan in una partita ufficiale dopo due anni e mezzo di stop, ma nel 2004 annuncia il ritiro dopo una ricaduta al ginocchio.

Ronaldo

Il 21 novembre 1999, all’inizio della sua terza stagione all’Inter, si procura una lesione al tendine rotuleo del ginocchio destro: rientra il 12 aprile 2000, ma dopo soli 6’ di gioco si infortuna nuovamente, soffrendo, questa volta la rottura totale del tendine rotuleo. Viene operato a Parigi dal professor Gerard Saillant e rimane ai box per più di un anno. Otto anni dopo (13 febbraio 2008), sbarcato al Milan, finisce nuovamente sotto i ferri di Saillant dopo aver sofferto la rottura del tendine rotuleo del ginocchio sinistro. A fine stagione scade il contratto con il Milan e prosegue il recupero con il Flamengo: torna in campo dopo 13 mesi di assenza (4 marzo 2009) con la maglia del Corinthians.

Giuseppe Rossi

Il 26 ottobre 2011 soffre la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro: gli viene inizialmente diagnosticato un periodo di recupero di 6 mesi, ma il 13 aprile 2012, quando sta per rientrare, subisce una ricaduta che lo costringe ad altri due interventi chirurgici. Torna in campo il 19 maggio 2013, dopo aver lasciato il Villarreal per la Fiorentina: ma la sfortuna continua a perseguitarlo. Il 5 gennaio 2014 soffre una nuova lesione legamentosa al ginocchio destro che lo tiene ai box fino al 30 aprile. In estate, quando sembra pronto a rientrare, si deve sottoporre a un nuovo intervento di pulizia cartilaginea per problemi di sovraccarico articolare: lo rivedremo soltanto nel 2015.

Marco van Basten

Nel dicembre del 1986, quando veste la maglia dell’Ajax, si infortuna alla caviglia destra dopo un contrasto con un avversario: si fa operare in Svizzera e resta ai box per tre mesi. Nel 1987 si trasferisce al Milan, ma comincia a soffrire per problemi alla cartilagine alla caviglia sinistra e si deve fermare per altri 6 mesi. All’inizio della stagione 1989-90 è invece il ginocchio a dargli problemi: viene operato al menisco e costretto a uno stop di due mesi. Nel dicembre del 1992 si fa nuovamente operare alla caviglia in Svizzera: resta fermo per 4 mesi, allungando i tempi di recupero di alcune settimane rispetto a quanto previsto. Nel giugno 1993 torna sotto i ferri per un quarto intervento alla caviglia: cerca di recuperare, invano, per due anni, e decide di ritirarsi a soli 30 anni nel 1995.