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Paradisi fiscali del calcio: il Qatar vince incontrastato con la Russia alle spalle

Sfatato il mito che le società spagnole siano agevolate dal fisco iberico. Nel calcio che conta sta meglio la Russia con un prelievo del 13%

Alessandro Nepi

Quali sono i paradisi fiscali per i calciatori? Ne scrive oggi Il Sole 24 Ore che indica il Qatar, relativamente alle normative in vigore nel 2013, vero primatista incontrastato visto che l'imponibile fiscale è pari a 0. I calciatori che giocano in Russia invece hanno un prelievo fiscale minimo, limitato al 13% dei loro guadagni. In altre parole chi incassa un ingaggio annuo di 2 milioni di euro paga al fisco di Mosca solamente 260 mila euro. In Europa fa concorrenza alla Russia la Turchia con 700 mila euro di prelievo sui 2 milioni preso a paragone (il 35% dell’ingaggio) per cui nelle tasche del calciatore rimangono 1,300 milioni di euro.

A seguire in ordine crescente come prelievo fiscale la Grecia: (833 mila euro su 2 milioni) e l’Inghilterra con 880 mila euro sempre sulla stessa cifra. Ma veniamo all'Italia dove i soliti 2 milioni lordi equivalgono a 1,117 milioni netti, molto vicino ai 1,119 milioni in Francia. In Spagna restano 1,069 milioni e in Germania 1,073 milioni. Il paese più costoso è invece il Portogallo.