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Diks: “Voglio dimostrare di valere la Fiorentina. Non so perché non sia andata bene”

"Gli arbitri? In Italia c'è un rapporto psicologico con loro"

Redazione VN

Kevin Diks è tornato a parlare della sua esperienza a Firenze ai microfoni di elfvoetbal.nl: "A Firenze l'allenatore aveva più giocatori a disposizione nel mio ruolo, quindi ho scelto di tornare in prestito al Vitesse per giocare di più. Qua c'è un ambiente più familiare per me. Ho giocato solo due volte con la Fiorentina, pochi minuti contro Cagliari e Napoli, ma nonostante questo il club si è detto soddisfatto del mio sviluppo. Credo di aver fatto passi in avanti ma a volte ci vuole anche un po' di fortuna. Contro il Genoa stavo per entrare, poi uno dei miei compagni è stato espulso e la sostituzione è saltata. Credo che quell'episodio riassuma bene la mia esperienza a Firenze. Non mi spiego come mai non sia andata bene.

In Italia ho apprezzato lo stile di vita ed il cibo, soprattutto la pasta. Ai miei compagni al Vitesse ho detto che un ristorante medio in Olanda è un cattivo ristorante in Italia. La cucina provata a Firenze mi manca già. Giovedì scorso sono andato a Mönchengladbach per assistere alla partita di Europa League, ho fatto mezz'ora di macchina ma ne è valsa la pena. A fine gara sono andato negli spogliatoi e mi sono congratulato con i ragazzi. In questi mesi che mi aspettano al Vitesse voglio dimostrare di valere la Fiorentina. Fisicamente e mentalmente ho fatto passi in avanti rispetto a prima del mio arrivo in Italia, ho imparato tanto anche dal punto di vista tattico. Gli arbitri? In Italia c'è un rapporto psicologico con loro".

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