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Chiellini: “Europeo ideale per le nostre caratteristiche. La solidità il nostro punto di forza”

Antivigilia dell'amichevole contro la Scozia per la nazionale italiana

Stefano Niccoli

Antivigilia dell'amichevole contro la Scozia per la nazionale italiana. Giorgio Chiellini ha parlato così in conferenza stampa dal raduno di Corverciano:

"Non siamo una nazionale dimessa. Abbiamo due assenti (Montolivo e Thiago Motta, ndr), ma per il resto siamo a disposizione, siamo consapevoli delle nostre qualità. L'Europeo è diverso dal Mondiale perché le nazionali si conoscono, ci sarà più equilibrio. Difficilmente si vedrà una differenza netta che è tipica di un Mondiale. Il nostro punto di forza dovrà essere la solidità. Dovremo cercare di vincere 1-0 o 2-0, non servono tanti gol.

Contro la Fiorentina Primavera abbiamo messo minuti nelle gambe e scaricato il lavoro degli ultimi giorni. C'era tanto caldo e anche per questo è stato normale fare gol sul finale di gara. Questi test non valgono niente sul piano del risultato. Stiamo caricando molto per avere più birra in corpo e a giugno e a luglio. Ma sono dei passettini per cercare di arrivare al top per le partite del girone.

Domenica contro la Scozia dovremo fare degli step in avanti per presentarci al meglio il 13 giugno (giorno del debutto, ndr). Poi scaricheremo un po' il lavoro.

L'Europeo è più congeniale alle nostre caratteristiche. Non vedo similitudini con l'Europeo del 2012, ad eccezione del buon percorso che abbiamo fatto per arrivare alla fase finale e lo scetticismo intorno a noi. Per storia l'Italia cresce di partita in partita, il cruccio è sempre stato il girone. Non vorrei passare come terza perché così avremmo un sorteggio più complicato. L'obiettivo minimo è passare il turno così da far crescere l'autostima. Sono convinto che ce la faremo.

Possiamo arrivare lontano, anche grazie all'entusiasmo e all'incoscienza. Qualcosa deve scattare dentro di noi. La finale di Champions? Sarebbe stato bello esserci a Milano. L'interessamento della Juve per Dani Alves? Spero possa giocare tante altre finali di Champions, ma non con la maglia del Barcellona. La Juventus, nelle sue parti, vuole continuare a migliorare nel corso degli anni. Non sta a me dire chi arriverà e chi partirà. Noi come Juventus siamo contenti perché siamo partiti da zero, qualche anni fa non voleva venire nessuno da noi. I risultati sono fatti solo in piccola parte dai giocatori. Nel medio-lungo termini i risultati li fa la società. Senza Pirlo, Tevez e Vidal sembrava non ci fosse un domani e, invece, non è stato così.

Il Belgio? Ha tante individualità. Dipenderà molte dalle condizioni di Hazard e De Bruyne. Ho visto il primo in netta crescita. Il Belgio è come se giocasse in casa. Se sentiranno la pressione di essere una delle favorite, potrebbero avere delle difficoltà, ma se giocheranno con entusiasmo e spensieratezza, non avranno problemi. Penso che il Belgio passerà il girone, spero non per primo.

La Juve ha puntato sui migliori italiani negli ultimi anni, è chiaro che la nazionale sia composta in gran parte dal blocco Juve. Noi della Juve cercheremo di portare l'esperienza e l'abitudine a giocare partite importanti. In più abbiamo bisogno di spensieratezza giovanile che noi a trent'anni suonati abbiamo meno. In un gruppo importante ci vogliono giocatori maturi e giovani capaci di alzare la qualità della squadra.

La Scozia è simile all'Irlanda. Affrontare la Scozia ci servirà da lezione per quando giocheremo contro l'Irlanda. La partita di domenica non ci cambierà la vita né nel male né nel bene, ma il giorno dopo dovremo essere tranquilli con noi stessi.

C'è grande voglia di giocare una grande manifestazione, anche perché alcuni di noi non avranno altre possibilità. Vincere con la nazionale ti lascia qualcosa dentro il tuo pedigree. Non è come vincere uno scudetto, è qualcosa in più perché rappresenti una nazione. E' un'occasione unica, stiamo dando il massimo per raggiungere l'obiettivo.

Io terzino sinistro? Non avrei problemi, poi chiaramente dipende dagli avversari.

Il Ct deve essere un allenatore esperto con basi tattiche importanti. Dovremo proseguire con il buono della nostra cultura, cercando di migliorare le lacune che abbiamo dimostrato di avere in questi anni. Dovremo cercare, ad esempio, di far esordire qualche giovane in più, anche se negli ultimi anni le nazionali giovanili hanno fatto un buon lavoro. L'importante sarà non perdere la nostra identità.

Penso che ci dovrebbe essere più collaborazione tra i club e le nazionali. Noi giocatori siamo nel mezzo. Più di tanto non si riuscirà a fare. Lippi? Ha un livello umano e tecnico assoluto. Qualsiasi italiano lo vorrebbe nel mondo del calcio. Non ha bisogno di atti di stima".