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Bucchioni: “Vi racconto il Mihajlovic di Firenze. Gran rapporto con Corvino”

"Con il tifo viola non c'è stato un grande rapporto, praticamente è passato inosservato l'anno e mezzo che ha trascorso a Firenze"

Redazione VN

Intervenuto ai microfoni di TorinoGranata.it, Enzo Bucchioni ha tracciato l'identikit del neo tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic. Molti i riferimenti al suo periodo da allenatore della Fiorentina: "A Firenze ha cambiato spesso modulo e interpreti per questo dico che può dare il meglio di sé quando può lavorare in tranquillità ed è compreso dalla piazza. Quanto trova ostacoli, è vero che per carattere li rimuove, ci mette più tempo.

Il rapporto con i giocatori? A Firenze, ad esempio, c'era Ljajic, che Mihajlovic ha fatto crescere molto, quando è arrivato lo prendeva in giro perché il giocatore era un po' in sovrappeso e mangiava sempre la Nutella e da buon padre è riuscito a portare Ljajic a un ottimo rendimento.

Il rapporto con il tifo e l'ambiente a Firenze? Non ha inciso molto perché Mihajlovic è stato di passaggio in un momento molto delicato, era la fine dell'era Prandelli, che è stato molti anni facendo bene, e c'era la coda di un gruppo che stava finendo sia dal punto di vista calcistico sia da quello delle motivazioni e, infatti, dopo l'esonero di Mihajlovic e dopo le vicende di Delio Rossi quella squadra è stata smontata in toto e sono andati via diciotto giocatori e ne sono arrivati altrettanti. Mihajlovic era arrivato ai titoli di coda di un gruppo che aveva fatto bene e quando ci sono momenti di difficoltà di questo tipo non s'incide sulla tifoseria, non c'è stato un grande rapporto, praticamente è passato inosservato l'anno e mezzo che ha trascorso a Firenze, senza infamia e senza lode. Non è un ruffiano come lo sono altri allenatori, per questo mi piace.

Il rapporto con la dirigenza? A Firenze lo portò Pantaleo Corvino, che ora torna alla Fiorentina. Con lui ebbe sempre un grande rapporto, lo ha imposto e protetto finché ha potuto".

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