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Stadi sempre più vuoti. La Serie A si aggrappa alla tv (con lo “spezzatino” che è diventato indispensabile…)

I dati parlano chiaro: nonostante i due big match in programma in Serie A, la media della giornata è scesa nuovamente sotto i 20.000 spettatori a partita. La tv, invece, va oltre i 9 milioni di telespettatori (ma solo grazie alla spalmatura delle...

Roberto Vinciguerra

Durante l'ultimo turno di campionato sono state confermate delle statistiche stagionali per quello che concerne l'affluenza media (in ribasso) negli stadi di Serie A ed il pubblico televisivo che segue le gare del massimo campionato italiano.

L'ennesimo "spezzatino", dunque, non ha fermato l'ennesima emorragia sugli spalti della Serie A. Nonostante i due big match in programma, Juventus-Inter e Fiorentina-Napoli, la 27° giornata di campionato ha fatto registrare una media di spettatori a partita di sole 19.784 unità (quarto peggior risultato stagionale). La media stagionale è scesa a quota 21.820 spettatori a gara, attualmente la più bassa dalla stagione 2007-08, ossia dall'annata successiva a quella del 2006-07, campionato in cui si registrò una media di sole 18.756 presenze negli stadi di Serie A a causa della mancanza nella massima serie di squadre come Juventus, Napoli e Genoa (tre squadre che, in questo momento, tanto per capire l'entità, garantiscono quasi il 25% degli spettatori totali del campionato).

Anche il confronto col girone d'andata conferma il periodo abbastanza negativo per quello che concerne l'attuale numero di spettatori negli stadi di Serie A. Rispetto al totale delle prime 8 giornate del campionato, ad esempio, mancano circa 122.000 spettatori (ossia il 7% in meno), ma anche rispetto alla media totale del girone d'andata, la media spettatori di questo inizio di girone di ritorno (solo 21.200 circa) è in calo circa del 4%.

A fare la voce grossa nell'ultimo turno di campionato c'ha pensato l'audience televisiva che, complice, come già detto, soprattutto la spalmatura delle 10 gare su 3 tre giorni ed in 7 momenti diversi, ha totalizzato poco più di 9.100.000 telespettatori (una delle migliori performance stagionali).

In questo caso va segnalato il fatto che, il grosso del pubblico televisivo, è stato catalizzato dalle gare non disputate la domenica pomeriggio, le quali (4 per l'esattezza) hanno totalizzato solo circa 200.000 telespettatori.

Questi dati ci dimostrano, quindi, come il calcio italiano di Serie A stia diventando sempre di più una sorta di prodotto che non si "consuma" più negli stadi, ma di fronte alla tv, ma non per tutte le squadre è così.

Entrando nel dettaglio, infatti, c'é da fare un'ulteriore specifica per quello che riguarda l'audience media delle gare di Serie A in tv.

Mediamente, a livello stagionale, una gara di Serie A viene seguita da circa 724.000 telespettatori.

La media dei telespettatori delle gare disputate non in contemporanea sale ad 1.131.000 telespettatori circa, molto superiore rispetto alla media delle gare trasmesse in contemporanea (che scende addirittura a circa 331.000 telespettatori).

Alla luce di questa ulteriore specifica dobbiamo evidenziare il fatto che, solo grazie alla spalmatura continua delle gare dei singoli turni, è possibile registrare dei buoni numeri a livello televisivo. Paradossalmente, se tutte le gare venissero giocate allo stesso orario, potremmo assistere ad un crollo del 30% dei telespettatori, con solo 6 squadre a fare la voce grossa (ossia Juventus, Napoli, Milan, Inter, Roma e Fiorentina che raccoglierebbero il 61% dei telespettatori totali) e le altre 14 che si dividerebbero il restante 39%.