BV 2013: Ladies and Gentlemen, il gioco del football

Internazionale e Lazio precedono la Fiorentina in classifica di due punti; il Milan si trova a distanza di tre. Il traguardo del terzo posto è lì a portata di vittoria per la splendida Fiorentina di Vincenzo Montella quando, il 10 marzo del 2013, i ragazzi viola disputano all’Olimpico di Roma contro la Lazio la nona giornata di ritorno del campionato sperando che il Genoa fermi i rossoneri e che il Bologna faccia altrettanto contro i nerazzurri. Montella schiera la collaudata difesa a tre pilotata da Gonzalo Rodriguez e si affida alle corse sulle fasce di Pasqual a sinistra e di Cuadrado a destra. Si capisce subito che è serata: la velocità di gioco dei viola mette in difficoltà i padroni di casa che vanno sotto al 20’ per un’azione Ljajić-Jovetić finalizzata di destro da quest’ultimo alle spalle di Marchetti. Il meritato vantaggio consente ai viola di controllare agevolmente la gara sino al termine della prima frazione di gioco; ma è con il raddoppio dopo pochi minuti della ripresa - una bella punizione di Ljajić - che la Fiorentina dilaga in tutta la sua qualità, tecnica e palleggio. Si comincia ad assistere ad una serie prolungata di tocchi, passaggi e precisi cambi di gioco che mandano in bambola completa gli sventurati biancocelesti. Spesso si trovano a dover commettere brutti falli (alla fine saranno quattro i cartellini gialli a carico dei padroni di casa) per interrompere i ricami infiniti di Pizarro, Borja Valero, Cuadrado e Jovetić. Sembra di assistere al classico “torello” di allenamento: i classici cori di “olé” dei tifosi viola giunti a sostenere i propri colori, fanno da ritmo alla straordinaria prova di consistenza e coscienza della propria forza dei giocatori gigliati. Il football più bello, quello viola di Vincenzo Montella, conquista la Capitale e fa guadagnare due posizioni in classifica in un colpo solo: Lazio demolita e Internazionale battuta contro il Bologna. Adesso tra la Fiorentina e il sogno Champions League c’è soltanto il Milan.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it