Alla sua prima stagione in viola, Stevan Jovetić non riesce ad ottenere un impiego continuo da parte di mister Prandelli, anche per la presenza in rosa di attaccanti di grande valore, presenza che dà luogo inevitabilmente ad una concorrenza leale ma spietata. Con Mutu e Gilardino titolari ed Osvaldo e Pazzini come rincalzi di lusso, il giovane Stevan viene impiegato a singhiozzo, ma dopo la cessione degli ultimi due nella sessione invernale del mercato, il ragazzo trova maggiore continuità. Fatto sta che, a due mesi dalla fine del campionato 2008-09, il talento montenegrino non ha ancora timbrato il cartellino del gol. Gli anticipi del sabato della undicesima giornata del girone di ritorno, tra cui Atalanta-Fiorentina, vengono posticipati al giorno successivo per permettere il rientro in Italia ai calciatori extracomunitari impegnati oltre oceano con le rispettive nazionali. Così, domenica 5 aprile 2009 alle ore 13,00, Atalanta e Fiorentina si presentano in campo e, dopo un primo tempo chiuso senza gol, i padroni di casa passano in vantaggio all’inizio della ripresa con un tiro di Plasmati deviato da Zauri. Per fortuna, dopo appena dieci minuti, Gilardino, sfuggendo a Peluso, si guadagna un netto calcio di rigore. Per l’assenza di altri rigoristi, quali Mutu e Felipe Melo, si presenta sul dischetto Jovetić che decide di piazzarla di precisione. Il portiere nerazzurro Consigli, tuffandosi sulla sua sinistra, riesce a toccare il pallone ma non a deviarlo e Jovetić mette finalmente a segno il suo primo gol in maglia viola (maglia rossa quel giorno) che tardava un po’ ad arrivare. Un guizzo di Gila su cross di Semioli al novantesimo minuto permetterà alla Fiorentina di espugnare Bergamo.
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BV 2009: Jo-Jo rompe il ghiaccio
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