Il fallimento di appena otto mesi prima aveva fatto precipitare la squadra in serie C2. Dopo un’estate di sofferenza, l’avvento alla guida societaria della famiglia Della Valle faceva pensare a un inizio di rinascita facile ed immediato. Ma nel calcio, si sa, di facile non esiste niente e il campionato si fa ben presto insidioso. C’è addirittura l’esonero di Vierchowod, al quale subentra Cavasin. Poi la squadra trova finalmente un suo equilibrio, si porta in testa e la partita interna col Savona del 27 aprile 2003 potrebbe regalare la certezza matematica della promozione in C1. Sugli spalti ci sono ben trentacinquemila tifosi numero impressionante ma tutt’altro che eccezionale per quella stagione del tutto particolare per la Florentia Viola (così si chiamava allora il Club). Il Savona resiste per quasi un tempo poi al 39’ il bomber Riganò sblocca il risultato. Nella ripresa al 15’ Andreotti e al 38’ Ripa fissano il punteggio su un tre a zero che vale la promozione in C1. Festeggia il pubblico e festeggiano i giocatori commossi. Tra loro, per il tradizionale giro di campo, anche Angelo Di Livio assente da molte giornate per un gravissimo infortunio. Il “soldatino” che, dimostrando grande attaccamento ai colori viola, è voluto scendere in C2, coltiva un sogno: tornare a giocare almeno una partita con la maglia della Fiorentina nella massima serie. Il traguardo, da quel 27 aprile, è un po’ meno lontano.
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BV 2003: La fine di un incubo!
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Alessandro Coppini - museofiorentina.it
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