La storia di Bill Nicholson, centrocampista britannico negli anni quaranta-cinquanta e allenatore nei sessanta-settanta, testimonia di un football scomparso nel quale i valori della tradizione, dell’amore per la maglia e per le proprie origini prevalevano su procuratori, contratti, sponsor e bonus. Bill Nicholson ha giocato nella sua lunga carriera di giocatore esclusivamente nel Tottenham Hotspur di Londra vincendo un campionato nel 1951. Terminata la carriera agonistica, ha intrapreso quella di allenatore e, per oltre quindici anni ha guidato dalla panchina unicamente sempre il Tottenham, il Club della sua vita. Da allenatore ha riempito la bacheca di trofei: un campionato, tre Coppe d’Inghilterra, quattro Charity Shield, una Coppa delle Coppe, una Coppa U.E.F.A. e due Coppe di lega Italo-inglese. A protagonisti di tale levatura, gli inglesi dedicano periodicamente incontri amichevoli e non, chiamandoli “Testimonial”. Una festa commovente e coinvolgente che unisce tutti i tifosi in interminabili standing ovation. Il giorno 8 di agosto del 2001, il White Hart Lane si inchina di fronte all’ottantunenne Bill, che saluta commosso i tifosi e i giocatori dell’amichevole in programma: Tottenham-Fiorentina. Il tecnico viola Roberto Mancini sceglie la strada delle amichevoli internazionali per la preparazione della propria squadra e, dopo il Benfica, eccoci in terra d’Albione a saggiare giocatori e schemi. L’incontro non ha storia: i britannici ci infilzano con una facilità disarmante. Ferdinand, Poyet e Iversen siglano il 3-0 finale dando la giusta soddisfazione a questo grande personaggio del calcio nella giornata a lui interamente dedicata.
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BV 2001: Anche i viola omaggiano Bill Nicholson
La storia di Bill Nicholson, centrocampista britannico negli anni quaranta-cinquanta e allenatore nei sessanta-settanta, testimonia di un football scomparso nel quale i valori della tradizione, dell’amore per la maglia e …
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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