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BV 2000: Firenze sogna con il suo “Imperatore”

Il primo anno senza Batistuta inizia con contestazioni e polemiche verso la dirigenza: sulla panchina viola arriva il tecnico turco Fatih Terim, uno degli allenatori più acclamati e amati dalla …

Redazione VN

Il primo anno senza Batistuta inizia con contestazioni e polemiche verso la dirigenza: sulla panchina viola arriva il tecnico turco Fatih Terim, uno degli allenatori più acclamati e amati dalla tifoseria, anche se la sua permanenza a Firenze è di soli nove mesi. Denominato "imperatore" per le sue convinzioni di calcio spettacolo e offensivo (anche se rischioso) e perché non vuole mai cedere a compromessi.

Il 10 dicembre del 2000 rappresenta una data che tutti i tifosi portano nella loro memoria. All'Artemio Franchi nella decima di campionato, la Fiorentina affronta l'Inter di Marco Tardelli.

Nei primi minuti la Fiorentina può portarsi in vantaggio in diverse occasioni, prima con Chiesa, poi con Cois e infine con Nuno Gomez, ma la porta avversaria è ben difesa da un giovanissimo Sebastien Frey. I viola però rischiano anche molto in contropiede, ma il risultato non si sblocca.

All'inizio del secondo tempo dopo solo quattro minuti, da un cross di Torricelli dalla destra un preciso colpo di testa di Chiesa porta in vantaggio i viola, proprio sotto la curva Fiesole. Uno di quei goal che restano indelebili nella memoria di coloro che erano sugli spalti. Viene annullato un goal per fuorigioco a Bobo Vieri, ma i ragazzi di Terim continuano a cerare gioco e occasioni. La partita rimane aperta e sofferta fino al termine. Ma quando il tabellone segna il novantesimo, parte un contropiede di Rui Costa, capitano dopo l'addio di Bati. La difesa interista non riesce a fermare la sua corsa, arriva in porta scarta Frey ma sulla linea si trova Jugović che respinge. La classe del campione prevale: cadendo Rui ha la forza di rialzarsi e con freddezza manda in rete la palla sul palo più lontano, con l'intero stadio in totale delirio. La gioia del portoghese è racchiusa nell'abbraccio verso l'allenatore turco, che portò ad esprimere al meglio le sue doti di autentico fuoriclasse. Una partita straordinaria che riporta l'entusiasmo in tutto l'ambiente viola e fa sognare tutta Firenze con il suo "imperatore".

Patrizia Iannicelli - MUSEOFIORENTINA.IT