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BV 1986: Sotto il segno del “Caudillo”

Il 9 febbraio 1986, con una delle sue tipiche staffilate, Daniel Alberto Passarella spegne le cento candeline idealmente poste sulla torta viola per festeggiare le sue altrettante presenze in campionato …

Redazione VN

Il 9 febbraio 1986, con una delle sue tipiche staffilate, Daniel Alberto Passarella spegne le cento candeline idealmente poste sulla torta viola per festeggiare le sue altrettante presenze in campionato con la maglia gigliata.

Il gol, ovviamente vincente, è quello che decide l’incontro tra la Fiorentina padrona di casa e il coriaceo Como dell’ex Marchesi che a fine gara si professa comunque soddisfatto. L’allenatore, con un po’ di superficialità, ritiene che la squadra lariana sia stata condannata solo da un episodio, ma in realtà la supremazia viola è indiscutibile. Sospinta dalla buona vena dei vecchietti Gentile e Oriali che strizzano l’occhio ai mondiali messicani, la Fiorentina non ha infatti corso rischi. Un palo e almeno tre nitide occasioni hanno caratterizzato il primo tempo dei toscani che hanno poi trovato il gol a inizio ripresa quando, su punizione, il mancino del “Caudillo” ha piegato le mani a Mario Paradisi, altro ex della gara. Dopo il vantaggio, il Como ha perso fiducia e la Fiorentina ha condotto agevolmente in porto il risultato. Archiviati i due punti, rimane però aperta una questione più importante. Domani, Caliendo, procuratore dell’argentino, e la società viola si incontrano per decidere il futuro di Passarella. Purtroppo lo smantellamento della squadra è alle porte; Galli, Massaro e lo stesso Passarella prenderanno presto la via di Milano e occorreranno tanti anni per rivedere la Fiorentina nei quartieri alti.

Filippo Luti - museofiorentina.it