No, non è un versetto di Dante, Petrarca, o qualsiasi altro poeta improvvisato. Sono le parole che componevano lo striscione della "Fiesole" dedicato al capitano, al secolo Giancarlo Antognoni. La data è il 24 novembre 1985, la partita è Fiorentina-Bari per l'undicesima giornata di campionato, lo stadio è il Comunale di Firenze, regno incontrastato dell'unico 10. La bandiera viola per antonomasia. "Niente ti ha distrutto, sei come il sole... risorgi, e illumini tutto", questo il lenzuolo lungo ben 107 metri che accolse la sostituzione di Onorati con Antognoni: erano le 15 e 52 di domenica 24 novembre, Fiorentina e Bari stavano sullo 0-0, e questo fu anche il risultato finale. Alla fine, però, tutto questo sembrò un mero dettaglio: l'importante era che dopo 52 partite Firenze ritrovasse la sua guida, il suo mentore, che Antognoni tornasse a brandire il giglio sul petto. Certo, Antognoni non era più lo stesso, non è più tornato ai livelli del mondiale spagnolo, non fu più il ragazzo che "gioca guardando le stelle..." Antognoni, di contro, aveva ritrovato l'abbraccio della sua gente, e questo (se permettete) conta più di ogni altra cosa.
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BV 1985: Niente ti ha distrutto, sei come il sole…
No, non è un versetto di Dante, Petrarca, o qualsiasi altro poeta improvvisato. Sono le parole che componevano lo striscione della “Fiesole” dedicato al capitano, al secolo Giancarlo Antognoni. La …
Stefano Borgi - museofiorentina.it
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