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BV 1973: La partita più ridicola di sempre

BV 1973: La partita più ridicola di tutti i tempi Nel novembre del 1973 la Fiorentina è guidata da un giovane e innovativo allenatore che di strada ne farà tanta …

Redazione VN

BV 1973: La partita più ridicola di tutti i tempi

Nel novembre del 1973 la Fiorentina è guidata da un giovane e innovativo allenatore che di strada ne farà tanta nel corso della sua carriera: si tratta di Luigi Radice, ex grande giocatore del Milan e futuro Campione d’Italia da tecnico con il Torino. Tra le due gare viola domenicali (pareggio contro il Napoli e vittoria a Torino contro i granata)  mercoledì 21 novembre è in programma la gara di ritorno dello spareggio per la qualificazione ai mondiali di calcio di Germania 1974: per l’area CONMEBOL e quella UEFA si affrontano il Cile e l’Unione Sovietica dopo che l’andata era terminata senza reti. Nell’anno nel quale si celebra il 150mo della nascita della Football Association, ricordiamo oggi quell’incontro come uno dei momenti più bassi e ridicoli della storia del football.

Il Cile era stato da qualche mese sconvolto da un feroce colpo di stato militare che aveva portato il generale Pinochet al vertice del potere: come in tutti i regimi erano poi seguite sanguinose repressioni degli oppositori e la soppressione di tutte le libertà civili. L’Estadio National, che da luogo di sport e divertimento è diventato un lugubre luogo di detenzione e di tortura, viene sgombrato in fretta e furia per lasciare posto alla gara di ritorno della Nazionale di casa.

La liberale Unione Sovietica, guidata all’epoca dall’illuminato Leonid Brèžnev, si rifiutò giustamente di andare a giocare con la propria Nazionale in un paese nel quale erano negati i più elementari diritti che ogni essere umano merita e quindi, in un’atmosfera surreale, la sola nazionale cilena giocò contro…nessuno. La casa più ridicola fu che la FIFA, anziché assegnare la gara a tavolino sin dall’inizio per forfait, permise la messa in scena dei giocatori di casa che, una volta battuto il calcio d’inizio (mi chiedo cosa fosse successo che avessero scelto il campo anziché la palla…) attraverso una fitta rete di passaggi arrivarono in rete segnando con il capitano Valdés. Subito dopo l’arbitro austriaco interruppe l’incontro poiché la squadra avversaria (non presente) non poteva battere la rimessa in gioco dal centrocampo. I ventimila spettatori (!) assistettero poi ad un’amichevole tra la Nazionale cilena e i brasiliani del Santos.

Massimo Cecchi - musefiorentina.it