Mentre in Mexico l'Italia si stava apprestando ad affrontare la nazionale di casa, nella gara valida per i quarti di finale dei campionati del Mondo, il 13 giugno 1970 la Fiorentina si giocava a Basilea il proprio futuro nella Coppa delle Alpi. La squadra viola doveva assolutamente conquistare un risultato positivo per poter arrivare al primo posto nel girone delle compagini italiane (che comprendeva anche Lazio, Sampdoria e Bari) che dava il diritto di disputare la finale. L'avversario di turno era l'arcigno Basilea, fresco campione nazionale e finalista nella coppa svizzera. Pesaola, che doveva forzatamente fare a meno dei "messicani" De Sisti e Ferrante, confermò la formazione decisamente offensiva, che bene aveva fatto contro lo Young Boys e contro il Lugano.
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BV 1970: La beffa nel giorno di Galdiolo
Mentre in Mexico l’Italia si stava apprestando ad affrontare la nazionale di casa, nella gara valida per i quarti di finale dei campionati del Mondo, il 13 giugno 1970 la …
In difesa, al posto di Carpenetti, venne schierato il giovane livornese Ennio Pellegrini, mentre un altro difensore di belle speranze, tale Giancarlo Galdiolo (in prova dall'Almas Roma), sedette inizialmente in panchina accanto a Bandoni e Pesaola.
Il primo tempo della partita visse, praticamente, sulle azioni offensive della Fiorentina che il portiere elvetico Kunz riuscì, comunque, a neutralizzare. Il secondo tempo, invece, entra di diritto fra i più spettacolari della storia. La squadra viola, che aveva lasciato Cencetti negli spogliatoi sostituito dall'ancora sconosciuto esordiente Galdiolo (che qualche giornale riportò anche come Gandiol), attivò da subito la trazione anteriore e dal 15° minuto ebbe inizio la girandola di emozioni. Da una punizione di Amarildo ribattuta dalla barriera, Mariani confezionò, con un pallonetto, il vantaggio dei viola. Dopo dieci minuti fu il turno dell'esordiente Galdiolo, che perforò Kunz con un tiro da lontano, grazie anche ad una deviazione di un difensore avversario. La Fiorentina tirò il fiato un minuto di numero ed il Basilea la punì immediatamente con un colpo di testa di Hauser. A cinque minuti dal termine fu ancora il saettante Mariani ad insaccare la palla nella porta elvetica dopo un doppio dribbling al limite dell'area.
Il Basilea non si disunì e dopo appena due minuti si riportò sotto grazie ad Hauser, abile a ribadire in rete una respinta corta di Superchi su una punizione di Reish. Un minuto dopo, ancora da una punizione di Reish, nacque il gol del pirotecnico pareggio del Basilea grazie al difensore Mundschin, lesto a raccogliere l'invito da calcio piazzato.
Negli spogliatoi l'ira di Pesaola si abbatté sulla squadra, che venne superata in classifica dalla Lazio, vincente a Zurigo.
Il passaggio del turno sarebbe stato deciso nel corso della quarta ed ultima giornata.
Roberto Vinciguerra - museofiorentina.it
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