A dir la verità, il soprannome glielo misero i tifosi milanisti che dovettero a lui molte delle fortune rossonere dell'epoca. Però, chi non ricorda il Daniele Massaro degli anni fiorentini? Quante volte fu "provvidenziale" con le sue sgroppate, con i suoi dribbling, con le sue "cascate" in area di rigore? Un po’ meno con i suoi gol, poiché in maglia viola giostrava più arretrato, addirittura da centromediano metodista nella magica stagione '83-'84 quando De Sisti lo schierò con la maglia numero 5 sulle spalle. Oggi Daniele Massaro compie 53 anni, e a suo modo è stato un enfant-prodige. Nel senso della velocità prodigiosa con la quale, giovane imberbe di soli 21 anni, si affermò nel panorama calcistico nazionale: arrivato a Firenze nel 1981 come "aggiunta" al crack Paolo Monelli, in pochi mesi diventò elemento insostituibile nella Fiorentina del "meglio secondi che ladri", tanto che anche un conservatore come Enzo Bearzot si piegò a convocarlo in nazionale e portarlo ai mondiali di Spagna '82. Poi in terra iberica Daniele fece il fotografo e non il calciatore, ma questa è un'altra storia... Restano 5 campionati col giglio sul petto di altissimo livello, 140 presenze ed 11 gol in serie A, 6 presenze in Coppa U.E.F.A. oltre a 35 gettoni con 4 reti in Coppa Italia; e poi titoli a go-go col Milan di Sacchi e Capello. Fino alla finale mondiale di Pasadena, disputata da titolare con la nazionale del "mago di Fusignano". Quel giorno Massaro sbagliò un rigore decisivo, ma come cantava De Gregori: "Non è mica da questi particolari..."
statistiche
BV 1961: Nasce Massaro, per tutti “provvidenza”
A dir la verità, il soprannome glielo misero i tifosi milanisti che dovettero a lui molte delle fortune rossonere dell’epoca. Però, chi non ricorda il Daniele Massaro degli anni fiorentini? …
Stefano Borgi - museofiorentina.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA