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BV 1969: Passalacqua fa il “Chiarugi” e la Fiorentina vola al “Viareggio”

Quel 12 febbraio 1969, mentre la “prima squadra” della Fiorentina era impegnata a preparare al meglio il big match scudetto contro il Cagliari, in programma al Comunale di Campo di …

Redazione VN

Quel 12 febbraio 1969, mentre la "prima squadra" della Fiorentina era impegnata a preparare al meglio il big match scudetto contro il Cagliari, in programma al Comunale di Campo di Marte domenica 16 febbraio, la squadra "Primavera" affrontava a Viareggio il Benfica nella gara valida per i quarti di finale del Torneo di Viareggio. La squadra di Andrea Bassi, che aveva eliminato l'Espanol nel turno precedente, si impose anche sulla squadra lusitana col minimo sforzo (1-0) grazie ad un gol del dinamico Sileno Passalacqua, giunto nei primi minuti di gara.

Nonostante un inizio stentato dei viola, la Fiorentina, come detto, era riuscita ad andare in vantaggio grazie ad una bella punizione dello specialista di Borgo a Buggiano, che, tra l'altro, aveva già esordito in Serie A in maglia viola nell'annata precedente (quando in panchina sedeva proprio Andrea Bassi). Proprio Passalacqua, ben coadiuvato da Orlandini, aveva cercato di dare le geometrie a centrocampo, mettendo in condizione sia Bergamo che Macchi di andare al tiro. L'undici viola, comunque, orfano oramai degli ex gioielli Merlo, Brugnera ed Esposito (che negli anni scorsi avevano contribuito ai grandi successi ottenuti dal settore giovanile gigliato), trovò diverse difficoltà ad arginare le offensive del Benfica, tanto che il migliore dei gigliati risultò il portiere Luongo, autore non tante parate, ma tutte abbastanza decisive. All'inizio della ripresa Bassi, consapevole dei rischi che la squadra viola poteva correre, sostituì il centravanti Bergamo con Tramonti, che, oltre alla fase offensiva, garantiva una certa presenza anche in quella difensiva.

A metà della ripresa, dopo alcuni tentativi di Macchi, il funambolo Passalacqua indusse ad un fallo di frustrazione uno dei terzini avversari, Lino, che l'arbitro Coppoli di Pisa giudicò da espulsione. Il Benfica, seppur in dieci, tentò il tutto per tutto, ma trovò in Luongo una saracinesca impenetrabile.

L'avventura dei viola nel Torneo di Carnevale continuava. Il prossimo avversario, in semifinale, si chiamava Napoli, una delle favorite per la vittoria finale.

Roberto Vinciguerra - Museofiorentina.it