statistiche

BV 1956: Il primo dispiacere con il tricolore sul petto

La Fiorentina scudettata, reduce da una sconfitta nelle precedenti 43 gare in campionato, non avete letto male, una sconfitta nelle ultime 43 partite di Serie A, era impegnata in trasferta …

Redazione VN

La Fiorentina scudettata, reduce da una sconfitta nelle precedenti 43 gare in campionato, non avete letto male, una sconfitta nelle ultime 43 partite di Serie A, era impegnata in trasferta al Filadelfia contro il Torino. Mezza Italia, in quel 30 settembre del 1956, attendeva un passo falso della squadra egemone, che, l'anno precedente, aveva perso solo una gara, ma totalmente ininfluente ai fini della propria graduatoria finale.

Il Torino, in maglia bianca con colletto rosso, passò in vantaggio dopo pochi minuti grazie ad un rocambolesco gol scaturito da un anticipo di Arce su Sarti, con la palla che, in virtù di un effetto particolare, terminò lentamente in rete di fronte agli sguardi stupiti dei difensori viola. La squadra di Bernardini riordinò le idee e pochi minuti dopo essere passata in svantaggio, orchestrò un'azione dal centrocampo con Julinho, il quale, riuscì a farsi largo nella difesa avversaria al punto da trovarsi di fronte a Rigamonti in uscita. A quel punto il brasiliano servì Montuori che, defilato da destra, insaccò con precisione nella porta granata. Il "Filadelfia", gremito in ogni ordine di posti, assistette all'assalto dei campioni d'Italia, che si riversarono in attacco alla ricerca del successo. A sei minuti dall'intervallo, però, in seguito ad una respinta a "campanile" del granata Grosso nella difesa viola, Bodi, di testa, "pescò" libero Ricagni che, da posizione decisamente decentrata e particolarmente impossibile, riuscì a colpire la palla facendola passare in mezzo alle gambe a Sarti.

Grazie a questa realizzazione il Torino si portò in vantaggio per 2-1, risultato che, poi, la squadra di Baldi riuscì a mantenere fino al novantesimo minuto.

Nel secondo tempo il giocò si fece più duro e, a farne le spese, fu il gigliato Chiappella che venne espulso dopo diciannove minuti a causa di una reazione decisamente pesante nei confronti del paraguayano Arce, che, in precedenza, aveva commesso un fallo particolarmente cattivo sul "Beppone" viola. Nonostante l'uomo in meno l'undici di Bernardini riuscì a impensierire la difesa granata, ma tutti gli sforzi dei viola si infransero sulla traversa a due minuti dal termine, quando un bolide su punizione di Cervato centro il legno superiore.

Roberto Vinciguerra - Museofiorentina.it