Non sono numerosi i Club di football nel mondo che hanno adottato il viola come proprio colore sociale: tra questi c’è il nobile Fußballklub Austria Wien che sin dalla sua fondazione del 1911 associa il bianco al viola. Quando nel 1955, nell’ambito della Coppa Grasshoppers, la Fiorentina affronta la formazione austriaca, questa ha già trionfato per cinque volte nel massimo campionato, nove volte nella coppa nazionale e per due volte nella Coppa Mitropa in periodi, gli anni trenta, nei quali vincerla era sinonimo di competitività di livello mondiale.
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BV 1955: Pareggio tra colori viola
Il Battito Viola di oggi
Il 21 agosto del 1955 il caldo austriaco di Vienna accoglie quindi la nuova Fiorentina di Julinho e Montuori per vivere la rivincita della gara di maggio disputata a Firenze e risolta all’ultimo respiro grazie ad un rigore di Orlando Biagi. Gli austriaci, incitati dai trentamila del Prater, partono forte e prima che scocchi la mezzora hanno già realizzato due reti e colpito una traversa: la Fiorentina è in seria difficoltà di fronte ai continui e pressanti attacchi dei padroni di casa. Le due reti, realizzate da Fischer al 17’ a da Schleger al 28’, sono il frutto meritato di agonismo e intensità di una squadra molto più avanti nella preparazione rispetto ai viola di Firenze. Nella ripresa però la tecnica si riprende il maltolto e a Giuseppe Virgili sono sufficienti due giri di lancetta per accorciare le distanze rianimando le speranze di lasciare imbattuti la capitale. Nei pochi minuti successivi Guido Gratton scocca un potente tiro che colpisce la traversa a portiere battuto e lo stopper Karl Stotz, nel tentativo di liberare, insacca nella propria porta: 2-2.
Bernardini ritiene che sia arrivato il momento di far tirare il fiato al neoarrivato Montuori e, al tempo stesso, di cominciare a pensare di portare a casa il pareggio: poco prima della mezzora sostituisce l’argentino con Prini che, qualche minuto più tardi, viene però alle mani con l’attaccante austriaco Adolf Huber guadagnandosi insieme a quest’ultimo il cartellino rosso dell’espulsione.
Le squadre terminano quindi la gara in dieci non senza brividi per Giuliano Sarti: prima della fine, infatti, dapprima Walter Schleger colpisce nuovamente la traversa, poi Sascha Pichler centra il palo.
I viola (quelli nostri), tornano a casa consci di aver rischiato la sconfitta e soddisfatti del punto che consente il proseguimento del cammino vittorioso nella Coppa.
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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