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BV 1955: Natale in compagnia di Julinho

La giornata del Santo Natale è dedicata alla preghiera, alla festa e alla famiglia. Se insieme a questi fattori si riescono a conciliare anche novanta minuti di Fiorentina, beh…allora: che …

Redazione VN

La giornata del Santo Natale è dedicata alla preghiera, alla festa e alla famiglia. Se insieme a questi fattori si riescono a conciliare anche novanta minuti di Fiorentina, beh…allora: che si può pretendere di più? Se poi la Fiorentina di Natale è quella perentoriamente prima in classifica con cinque punti di vantaggio sulle seconde ed esibisce, tra i tanti gioielli, un diamante perfettamente intagliato come Julio Botelho, per tutti Julinho, significa che la festa è destinata ad essere imperdibile.

Oltre ventimila persone accorrono quindi nel pomeriggio natalizio del 1955 per assistere alla perfomance casalinga dei gigliati impegnati contro la Triestina, malinconicamente relegata al penultimo posto della graduatoria.

La Fiorentina è in formazione tipo: Sarti Magnini, Cervato, Chiappella, Rosetta, Segato, Julinho, Gratton, Virgili, Montuori e Prini. La declamazione di questa formazione dovrebbe rientrare di diritto nei programmi didattici scolastici delle scuole della Repubblica; altro che il leopardiano “Il Passero solitario”…Questa sì che è poesia…

Tornando ai nostri gioielli, questi, nonostante la voglia di casa, di famiglia e di banchetto, fanno sul serio e conducono una gara perfetta contro le barricate alabardate: al 28’ tocca al diamante di São Paulo più brillante scoccare il destro da fuori area che faceva secco il povero Nuciari, inutilmente proteso a cercare di raggiungere con la mano sinistra un imprendibile pallone. Julinho è al suo quarto centro in campionato.

Lo strameritato vantaggio non fa demordere i gigliati che con Gratton, Montuori e ancora Julinho, sfiorano il raddoppio negato soltanto dall’abilità del numero uno giuliano.

Il pomeriggio di sole saluta quindi la capolista sempre più tale che il giorno di San Silvestro andrà in onda in diretta tv mostrando a tutti gli italiani il prezioso football dei invincibili undici viola.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it