Quando il 19 dicembre del 1954 la Roma di Jesse Carver si presenta al comunale di Firenze sembra di passare in rassegna il precedente lustro viola: Giuseppe Moro in porta, Alberto Eliani sulla corsia difensiva di destra, Raoul Bortoletto a frangere i flutti in mezzo al campo e il grandissimo Egisto Pandolfini (ah, caro Egisto…quanta immensa nostalgia) a inventare football davanti. Da parte viola Fulvio Bernardini deve rinunciare in difesa a Sergio Cervato - sostituito da Giancarlo Capucci - e a Giuseppe Virgili in attacco sostituito da Sebastiano Buzzin. L’incontro è vibrante e degno del blasone delle due squadre: dopo diverse occasioni da una parte e dall’altra, sono i giallorossi a passare in vantaggio al 24’ con un colpo di testa dell’emiliano Armando Cavazzuti, lesto ad anticipare la possibile uscita di Leonardo Costagliola. Ferita nell’orgoglio, la Fiorentina si getta in avanti e conquista immediatamente il pareggio grazie a Sebastiano Buzzin in seguito ad un prepotente inserimento su una verticalizzazione di Amos Mariani.
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BV 1954: Un pari nel festival dell’ex
Quando il 19 dicembre del 1954 la Roma di Jesse Carver si presenta al comunale di Firenze sembra di passare in rassegna il precedente lustro viola: Giuseppe Moro in porta, …
La ripresa vede la Fiorentina protagonista bloccata nella sua ricerca del punto decisivo da un grandissimo Giuseppe Moro che sfodera parate a ripetizione su tiri di Mariani, Gren, Buzzin e Bizzarri. A due dal termine l’episodio che permetterà all’arbitro Agnolin di Bassano del Grappa di uscire dal campo investito dal lancio di una miriade di cuscini: a seguito di un contestato calcio d’angolo, Buzzin colpisce a botta sicura ma il pallone incoccia nella mano del difensore giallorosso Giosuè Stucchi. È rigore nettissimo che il direttore di gara inspiegabilmente non accorda. Gli inferociti tifosi viola dopo aver inutilmente inveito all’indirizzo dell’arbitro, lo sommergeranno di morbidi cuscini durante la sua impassibile uscita dal campo al termine della gara.
Con questo pareggio la Fiorentina perde l’occasione di isolarsi al terzo posto in scia della capolista Milan e della Juventus seconda in classifica. Il successivo Santo Stefano al Luigi Ferraris farà da banco di prova per i carichi giocatori gigliati.
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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