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BV 1952: Dalla bruma fiorentina emerge la difesa delle meraviglie

Il Battito Viola di oggi

Redazione VN

BATTITO VIOLA

Due sconfitte esterne consecutive - contro Napoli e Lazio - hanno minato il fortino di convinzioni e di sicurezza viola. Siamo nel 1952 e il povero Renzo Magli, subentrato a Luigi Ferrero sulla panchina gigliata soltanto qualche settimana prima, è alle prese con un gruppo di giocatori potenzialmente straordinario e un rendimento non all’altezza delle aspettative. Il fortino sul quale affidare speranze e costruire fortune hanno nomi e cognomi: Leonardo Costagliola da Taranto, Ardico Magnini da Pistoia, Sergio Cervato da Carmignano sul Brenta, Giuseppe Chiappella da San Donato Milanese e Francesco Rosetta da Biandrate. Chi non si sente sicuro in quel fortino? Chi pensa di violarlo?

Quella difesa della Fiorentina e della Nazionale azzurra il 27 gennaio del 1952 respinge al comunale l’assalto del Milan secondo in classifica e in lotta per il primato con i nerobianchi di Torino. Gren, Nordhal, Liedholm e Frignani - non esattamente dei pivellini - sbattono regolarmente contro la contrafforte viola in una giornata che avrebbe esaltato i garretti scozzesi: pioggia, nebbia, scarsa visibilità e quel clima da battaglia che rende epico lo sforzo atletico. Nel corso del primo quarto un biondo svedese al quale il viola dona particolarmente, Dan Ekner, lascia partire un tiro secco, teso e velenoso dalla punta sinistra dell’area dei sedici. Lorenzo Buffon, portiere ospite, si tuffa ma la foga di arrivare in tutta sicurezza sul pallone lo tradisce e questo, beffardo, gli passa sotto la pancia andando a ballonzolare contro la rete alle sue spalle.

Gli altri tre svedesi in rossonero tentano la rincorsa ma i ragazzi della provincia italiana nella difesa viola non solo reggono, ma rilanciano decisi i compagni in avanti.

L’incontro, tra muscoli doloranti per la fatica e caviglie gonfie per gli incerti appoggi sul un terreno pesante, termina con la vittoria viola per 1-0. Il grande Milan del trio delle meraviglie è respinto. Nasce la difesa delle meraviglie. Ed è viola.