Una Fiorentina reduce dalla cocente sconfitta casalinga contro la Juventus affronta a Bergamo in un pomeriggio assolato l’Atalanta guidata brillantemente da Ivo Fiorentini. È il 13 giugno del 1948 e si disputa la diciottesima giornata di ritorno dell’anomalo campionato a ventuno squadre dominato in lungo e in largo dal Grande Torino: si gioca per il secondo posto. L’Atalanta sta disputando una stagione straordinaria, quella che poi si rivelerà la migliore di tutti i tempi nella massima serie: è quinta in classifica guidando il gruppo di inseguitrici della…seconda, la Juventus. Viola rabberciati: Mario Bigazzi è in porta in luogo di Giuseppe Moro, Mario Caciagli sostituisce Alberto Eliani e Ugo Gregorin gioca centravanti insieme ad Alberto Galassi al posto di Otello Badiali. Nonostante la migliore classifica sia appannaggio della Dea, è la Fiorentina a dominare l’incontro fallendo diverse occasioni e sbattendo spesso contro Giuseppe Casari, numero uno dei padroni di casa. Come sovente avviene in queste occasioni, è un episodio a rompere l’equilibrio tra le due squadre quando mancano soltanto poco più di dieci minuti al termine dell’incontro: una punizione per i nerazzurri è battuta magistralmente dal difensore Sergio Manente e per l’incolpevole Bigazzi non c’è nulla da fare. Nello stadio nel quale anche il Grande Torino si è dovuto piegare, emerge quindi la nota abilità per la caccia con l’arco della Dea Atalanta, la cui freccia infilza quest’oggi i ragazzi di Luigi Ferrero.
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BV 1948: La Dea Atalanta sconfigge la Fiorentina
Una Fiorentina reduce dalla cocente sconfitta casalinga contro la Juventus affronta a Bergamo in un pomeriggio assolato l’Atalanta guidata brillantemente da Ivo Fiorentini. È il 13 giugno del 1948 e …
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