Mentre le prime quattro formazioni classificate dei due gironi del primo campionato post-bellico - Alta Italia e Centrosud - si disputavano il titolo di Campione d’Italia e dopo quasi un mese e mezzo di inattività ufficiale, il 12 maggio del 1946 la Fiorentina fa il suo esordio nella così detta Coppa post-campionato. Negli otto gironi da quattro squadre ciascuno, i viola sono inseriti insieme a tre formazioni che hanno appena terminato il campionato di Serie C: Empoli, Prato e Pistoiese. Insomma, non esattamente quello che può essere definito un girone di ferro.
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BV 1946: Un esordio da dimenticare
Mentre le prime quattro formazioni classificate dei due gironi del primo campionato post-bellico – Alta Italia e Centrosud – si disputavano il titolo di Campione d’Italia e dopo quasi un …
L’incontro d’esordio è programmato a Empoli dove la Fiorentina si presenta al completo con l’eccezione del giovane Aristide Nascenzi, classe 1922 in prestito dal Grosseto, a difendere i pali in luogo del titolare Luigi Griffanti. La partenza dei padroni di casa, forse smaniosi di vendicare la sconfitta patita l’anno precedente nella finale del campionato regionale toscano, sorprende i ragazzi di Bigogno che, al contrario, hanno un approccio alla gara decisamente insufficiente. Trascorsi venti minuti Innocenti, approfittando di una difettosa respinta di Eliani, batte Nascenzi imitato, appena cinque minuti più tardi, da Malacarni che si beve Avanzolini e trafigge agevolmente il numero uno viola.
Presi i due schiaffi, la Fiorentina finalmente reagisce e Renato Gei, al 35’, riesce ad accorciare le distanze rimettendo la gara in discussione. L’incontro praticamente termina però nei primi minuti della ripresa allorquando Mario Gritti, innervosito per qualche decisione discutibile, manda a quel paese l’arbitro Cambi di Livorno il quale non può far altro che spedirlo anzitempo verso gli spogliatoi. Ridotta in dieci e perduta la verve della fase finale del primo tempo, la Fiorentina aspetta inerme il triplice fischio accettando passivamente una sconfitta inattesa e bruciante. La competizione parte già in salita.
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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