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BV 1936: Rissa al Comunale. Tori incorna il Toro

Una Fiorentina invelenita dalle ingiustizie arbitrali della domenica precedente, affronta il 18 ottobre del 1936 il Torino nell’incontro di campionato valido per la sesta giornata. Gli animi dei ragazzi di …

Redazione VN

Una Fiorentina invelenita dalle ingiustizie arbitrali della domenica precedente, affronta il 18 ottobre del 1936 il Torino nell’incontro di campionato valido per la sesta giornata. Gli animi dei ragazzi di Guido Ara si scaldano dopo appena una manciata di minuti quando il direttore di gara Giannelli non concede un calcio di rigore richiesto a gran voce dai viola per una respinta sulla linea bianca a portiere battuto da parte di Allasio che pare una via di mezzo tra un colpo di testa e un rinvio con una mano. Da quel momento i nervi saltano un po’ a tutti i contendenti che iniziano a darsele di santa ragione in un vortice di falli, controfalli e vendette che lasciano sul campo molti acciaccati. In questo clima, alimentato da un pubblico arrabbiato per quella che considera l’ulteriore ingiustizia arbitrale, si arriva a quindici dal termine quando l’attaccante Onesto Silano, dopo aver subito un fallo da Teresio Traversa, colpisce quest’ultimo a palla lontana obbligando il direttore di gara ad allontanarlo dal campo di gioco. Trascorrono soltanto quattro minuti quando Renzo Magli si scontra con Coriolano Palumbo: nel tentativo di arginare le degenerazioni fallose quando però è ormai troppo tardi, entrambi vengono espulsi da Giannelli che riduce quindi le formazioni a un dieci contro nove per gli ultimi dieci minuti di gioco. Nel corso del lungo recupero succede l’imprevedibile: un calcio di punizione per i viola al 93’ è battuto da Traversa nel mucchio dell’area granata. Il difensore Renato Tori, spintosi all’attacco per giocarsi il tutto per tutto, colpisce di testa mandando la palla alle spalle del bravo portiere torinista Giuseppe Maina. Gli ulteriori tre minuti disputati non bastano alla formazione guidata dalla vecchia conoscenza viola Gyula Feldmann per raggiungere quel pareggio che sarebbe stato il risultato più giusto.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it