Il Bologna di Árpád Weisz - grandissimo tecnico ungherese scomparso tragicamente in un campo di sterminio nazista - si trova in testa al campionato con due lunghezze di vantaggio sul Torino e sulla Juventus Campione d’Italia e vincitrice delle ultime cinque stagioni. Il primo giorno di marzo del 1936 la Fiorentina si scontra al Benito Mussolini di Torino proprio contro la formazione bianconera decisa ad approfittare di un eventuale passo falso di felsinei e granata. I viola navigano in posizione di centroclassifica e il tecnico vercellese Guido Ara è ancora alla ricerca della ricetta giusta per ripetere il brillantissimo campionato passato quando la sua squadra fu in lotta per il titolo tricolore. Per la gara di Torino Ara rinuncia a Ermes Borsetti schierando all’ala il giovane intraprendente Italo Romagnoli appena ventenne. La scelta si rivela azzeccata: insieme ad Arrigo Morselli, Cinzio Scagliotti e Carlos Gringa, Romagnoli crea lo scompiglio nella difesa dei padroni di casa composta da nazionali quali Alfredo Foni, Teobaldo Depetrini, Giovanni Varglien e Virginio Rosetta.
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BV 1936: Pareggio al Mussolini con recriminazioni
Il Bologna di Árpád Weisz – grandissimo tecnico ungherese scomparso tragicamente in un campo di sterminio nazista – si trova in testa al campionato con due lunghezze di vantaggio sul …
Mentre quindi la difesa viola respinge agevolmente i tentativi di bianconeri, l’attacco crea diverse occasioni da rete sbagliate per troppa foga e per l’attenzione dell’estremo difensore di casa Cesare Valinasso alla fine risultato il migliore in campo.
Al 55’, tuttavia, un rimpallo sfortunato in area viola fa carambolare la palla sul braccio di Lorenzo Gazzari: l’inflessibile arbitro Scorzoni decreta il calcio di rigore che Foni spedisce però a lato per il sollievo del portiere gigliato Amoretti e di tutti i tifosi ospiti. L’incontro termina con la Fiorentina ancora all’attacco ma ancora non in grado di chiudere favorevolmente la gara.
Con questo prestigioso pareggio senza reti la Fiorentina si trova settima in classifica a quota 22 ma ad un solo punto da Ambrosiana, Triestina e Roma e da un possibile quarto posto che significherebbe la qualificazione per la seconda volta consecutiva alla Coppa Mitropa.
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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