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BV 1936: Gonani di Ravenna, eroe per un giorno

In altri tempi l’arbitro Gonani di Ravenna avrebbe come minimo ricevuto qualche chiamata da misteriose tessere telefoniche svizzere e, al termine dell’incontro incriminato, si sarebbe ritrovato chiuso in uno sgabuzzino …

Redazione VN

In altri tempi l’arbitro Gonani di Ravenna avrebbe come minimo ricevuto qualche chiamata da misteriose tessere telefoniche svizzere e, al termine dell’incontro incriminato, si sarebbe ritrovato chiuso in uno sgabuzzino dello stadio per punizione. Fortunatamente per lui si era nel 1936 e la squadra vessata da cervellotiche decisioni era la Fiorentina che, notoriamente, non portava la maglia a strisce ormai da sette anni.

Si gioca a Cornigliano per il massimo campionato Sampierdarenese-Fiorentina: l’incontro è fondamentale soprattutto per i rossoneri cha languono al penultimo posto in classifica a soli 12 punti dopo 18 gare. Il terreno di gioco dello stadio Littorio è come al solito in questa stagione molto pesante ma le due formazioni non si lasciano appesantire e disputano novanta minuti di elevata intensità con occasioni da un parte e dall’altra. Il tempo regolamentare scade senza reti ma, dal momento che nessuno è assurto al ruolo di protagonista, l’arbitro Gonani decide di prendersi la copertina: fa proseguire inspiegabilmente il gioco per altri ulteriori due minuti per poi assegnare un calcio di rigore ai padroni di casa talmente inventato da lasciare sbigottiti anche gli stessi beneficiari che inizialmente non capiscono il motivo del fischio. Quando tutti realizzano la portata della follia, i giocatori viola protestano con veemenza e lo stesso misurato Pizziolo si rifiuta di allontanarsi dal dischetto. Dopo qualche minuto di gazzarra, Ciancamerla batte rigore e Amoretti ma con la presenza di diversi giocatori rossoneri all’interno dell’area di rigore che avrebbe dovuto essere sgombra. Gli increduli compagni di Ciancamerla lo abbracciano senza troppa convinzione, consci del fatto che è stata appena perpetrata una colossale ingiustizia. Per non farsi mancare proprio nulla, il Gonani fischia la fine (dopo quasi ingiustificabili quattro minuti di recupero esclusi quelli della discussione) mentre Romagnoli sta filando a rete verso la porta avversaria.

La Fiorentina presenterà inutilmente ricorso. L’arbitro Gonani per un giorno fu protagonista.

Massimo Cecchi - museofiorentina.it