Il 10 dicembre del 1933 di disputa la tredicesima giornata di campionato e la Fiorentina ha l’occasione di allontanarsi dalle secche di metà classifica in caso di vittoria contro il Genova al Giovanni Berta. Il forte vento altera le qualità delle squadre che si trovano in forte vantaggio allorquando hanno la spinta favorevole della tramontana fiorentina: capita che il Genova trovi quindi una rete con Mazzoni con un tiro benedetto dalle folate di vento che lo rendono imprendibile per Ballante. Siamo alla mezzora della prima frazione di gioco.
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BV 1933: Errore tecnico?
Il 10 dicembre del 1933 di disputa la tredicesima giornata di campionato e la Fiorentina ha l’occasione di allontanarsi dalle secche di metà classifica in caso di vittoria contro il …
Succede inoltre che la Fiorentina pareggi meritatamente ad inizio ripresa - in favore di vento - grazie alla caparbietà di Vinicio Viani che insiste in un azione di tiro più volte sino a trovare lo spiraglio decisivo che trafigge il portiere ospite Ugo Amoretti. La Fiorentina a questo punto insiste per prendersi tutta la posta in palio e la foga tira un brutto scherzo a Perazzolo allontanato dal campo intorno al 70’ dall’arbitro De Santis di Roma per un paio di falli consecutivi ai danni di altrettanti avversari. Il rossoblu Francesco Godigna, evidentemente amico di Mario Perazzolo, lascia trascorrere appena due minuti prima di raggiungerlo negli spogliatoi, cacciato anche lui dal campo per gioco violento sul centravanti viola Viani. Ristabilita la parità numerica degli uomini in campo, la Fiorentina riparte all’attacco e, a due dal termine, Carlos Gringa realizza il 2-1 finale su contestata azione susseguente a calcio d’angolo.
Al termine dell’incontro i dirigenti del Genova 1893 presentarono ricorso per errore tecnico: a loro parere il calcio d’angolo dal quale è poi scaturita a rete della vittoria viola era inesistente. Tale ricorso non ebbe seguito.
Lascio però immaginare a ciascuno dei lettori se fosse stato ritenuto fondato un ricorso del genere, quanti scudetti sarebbero stati vinti sul campo e quanti revocati nelle aule dei tribunali. Forse l’albo d’oro sarebbe oggi un tantino più variegato di colori e meno monopolizzato da strisce verticali.
Massimo Cecchi - museofiorentina.it
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