BV 1931: La prima sconfitta in Serie A lontani da Firenze

Dopo avere subito la prima sconfitta della storia viola in Serie A la settimana precedente - in casa conto il Bologna - la squadra di Felsner affrontava, nel giorno 18 di ottobre del 1931, l'inedita trasferta di Trieste che avrebbe visto scendere in campo per la prima volta i gigliati al "Montebello" contro gli alabardati. La Fiorentina, nel reparto difensivo, poteva contare sull'ex Gazzari, ma doveva fare a meno di Pitto (la cui assenza risultò, come accadde in occasione della sconfitta contro i felsinei, abbastanza essenziale per il gioco dei viola). L'assenza più pesante, però, riguardava il reparto offensivo, in quanto la compagine viola si presentò in campo, per la prima volta, senza l'artillero uruguagio Petrone.

La Triestina, che precedeva di un punto i gigliati in graduatoria, affrontò la gara con un piglio più deciso tanto che la squadra di Béla Révész chiuse i primi 45 minuti in vantaggio per 2-0 grazie ai gol realizzati da Capitanio alla mezz'ora (abile a deviare un tiro di Colaussi) e a due minuti dal duplice fischio da Vollono su un'azione da calcio d'angolo. Sul primo gol della Triestina dobbiamo evidenziare come, in realtà, si sia trattato, quasi di un gol "fantasma", in quanto il difensore viola Vignolini, nel tentativo di respingere il tiro dell'avversario, deviò il pallone in prossimità della linea di porta. L'esperto arbitro Umberto Gama vide la palla oltrepassare la linea di porta e decretò, nonostante le proteste dei viola, il primo punto a favore dei triestini. Nella ripresa la Fiorentina, come prevedibile, cercò di attaccare la porta difesa dall'ottimo Bonetti, che capitolò intorno al 24° minuto della ripresa in seguito ad un bel colpo di testa di Bigogno, avanzato in attacco in occasione di un calcio d'angolo.

Roberto Vinciguerra - museofiorentina.it