Praticamente Davide contro Golia. E del resto bastava guardare le formazioni: da una parte Tassotti, Maldini, Donadoni, Costacurta, Evani, Rijkaard, Simone, Gullit, Massaro e Albertini. Dall'altra Mareggini, Malusci, Carobbi, Faccenda, Pioli, Salvatori, Branca, Iachini, Maiellaro, Orlando... dove i soli Dunga e Batistuta facevano da contrappeso. Quel 16 febbraio 1992 tra Fiorentina e Milan finì 0-0, e quel risultato fu lo specchio di una stagione anonima, la seconda della gestione Cecchi Gori. Certo: in confronto a quella seguente, terminata con la retrocessione, fu comunque tanta roba. In panchina per i viola c'era Gigi Radice, subentrato a Lazaroni dopo sole cinque giornate di campionato giornate e un doppio confronto in Coppa Italia; per il Milan Fabio Capello che con una squadra rifiutata dal mago di Fusignano Arrigo Sacchi fu capace di vincere quattro scudetti in cinque anni. Compreso quello '91-'92, nonostante un pareggio a reti bianche al Comunale di Firenze, contro una Fiorentina operaia ma volenterosa.
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Battito viola 1992: Reti bianche contro i “giganti” rossoneri
Praticamente Davide contro Golia. E del resto bastava guardare le formazioni: da una parte Tassotti, Maldini, Donadoni, Costacurta, Evani, Rijkaard, Simone, Gullit, Massaro e Albertini. Dall’altra Mareggini, Malusci, Carobbi, Faccenda,...
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