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Battito viola 1980: La classe operaia fiorentina castiga lo snobismo piemontese

Nel giorno della Rivelazione, 6 gennaio del 1980, al Comunale di Firenze si affrontano due formazioni in crisi di risultati e alla disperata ricerca di punti per migliorare una classifica …

Redazione VN

Nel giorno della Rivelazione, 6 gennaio del 1980, al Comunale di Firenze si affrontano due formazioni in crisi di risultati e alla disperata ricerca di punti per migliorare una classifica a dir poco asfittica. I viola di Paolo Carosi affrontano la Juventus di Giovanni Trapattoni infliggendogli una lezione di applicazione, concentrazione e sacrificio. Dopo poco più di un quarto d’ora, Luigi Sacchetti inventa una sforbiciata che si infila alla sinistra di Dino Zoff mandando in visibilio gli spalti gremiti dell’impianto fiorentino. Trascorrono una decina di minuti e Alessio Tendi scocca una memorabile staffilata da trenta metri con la palla che sbatte sul palo prima di roteare nella rete e lasciando a bocca aperta Zoff, i compagni di squadra e tutti i tifosi presenti. Due a zero alla Juventus dopo appena mezzora di gioco e la fredda giornata di sole promette un pomeriggio infuocato dalla passione. Al 37’ Bettega accorcia le distanze regalando alle coronarie degli sportivi fiorentini una ripresa di paura e di tensione. L’espulsione di Furino per proteste mette però fine alle speranze ospiti di agguantare un immeritato punto. Galli, Lely, Tendi, Galbiati, Guerrini, Sacchetti, Restelli, Orlandini, Pagliari, Antognoni e Desolati: questi gli undici (il giovane Ferroni subentrerà a Guerrini) che puniscono la presunzione bianconera regalando quel giorno un sorriso al popolo viola.

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