Dopo tre pareggi consecutivi conseguiti nelle prime tre gare dell'anno solare, che avevano indotto certuni a pensare che la squadra viola stesse terminando il suo ciclo in vetta alla classifica, la Fiorentina affrontava al Comunale il pericolante Genoa nell'ultima gara valida per il girone d'andata. La squadra di Bernardini, che si trovava in testa alla graduatoria con 5 punti di vantaggio sul Milan, aveva già conquistato aritmeticamente il titolo d'inverno due settimane prima. Un obiettivo importante era quello di chiudere il girone d'andata imbattuti, cercando di tornare alla vittoria dopo quasi un mese senza successi. In quella freddissima domenica di fine gennaio la squadra viola si presentò in campo con Bartoli al posto di Magnini e con Bizzarri nuovamente sulla fascia dopo alcuni mesi. La Fiorentina partì bene, riuscendo a portare subito qualche insidia alla porta avversaria che Gandolfi ed i montanti riuscivano ad annullare nella prima mezz'ora di gioco. Per sbloccare il risultato alla squadra gigliata servì il miglior Montuori il quale, dopo un favoloso doppio dribbling su Cardoni e Carlini, dal fondo servì il solito Virgili che insaccò facile il gol del vantaggio viola a 5 minuti dall'intervallo.
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Battito viola 1956: Viola imbattuti al giro di boa
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Il secondo tempo salì in cattedra ancora Montuori che strappò applausi a ripetizione per una serie di giocate, fra le quali quella che portò al rigore causato da un intervento in area di Becattini sul fuoriclasse sudamericano. Sul dischetto Cervato non ebbe pietà di Gandolfi e portò a due le marcature gigliate dopo 15 minuti della ripresa. Il Genoa riuscì a segnare sull'unica disattenzione di Sarti, sulla quale Pistrin accorciò momentaneamente il gap, subito ristabilito appena due minuti dopo (al 69° per l'esattezza) da un'azione tambureggiante condotta da Gratton e finalizzata elegantemente da Montuori, dopo avere eluso l'ennesimo intervento di Carlini. A due minuti dal termine l'arbitro Orlandini decretò un rigore per il grifone per un intervento irregolare di Bartoli su Frizzi. Sarti parò il tiro dagli undici metri di Carapellese, riscattandosi, così, dell'imprecisione sul precedente gol degli avversari.
La squadra viola, con questa vittoria, nonostante i concomitanti successi di Milan e Torino, poté riprendere a volare verso il tricolore, anche forte del fatto di avere concluso il girone d'andata senza subire alcuna sconfitta.
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