Battito viola 1956: Contro la Triestina 3 reti e 3 espulsi

Per restare in scia alla capolista Milan la Fiorentina deve battere la Triestina allenata da Piero Pasinati che, il 30 dicembre 1956, arriva al Comunale intenzionata a strappare il pareggio senza reti. Lo si intuisce dalla formazione interamente votata alla difesa con addirittura un doppio terzino sinistro per frenare il pericolo numero uno viola Julinho. L’ungherese László Szőke avrà ricordato a lungo quel pomeriggio nel quale, in costante ritardo, per arginare il brasiliano è spesso ricorso a falli pesanti che hanno costretto l’asso carioca a ricorrere alle cure del massaggiatore. Per un tempo la muraglia umana eretta a difesa del numero uno alabardato Piero Bandini sembra reggere. Subissati dai fischi del pubblico, gli uomini di Pasinati capitolano per prima volta dopo una decina di minuti della ripresa: Virgili finalizza una bellissima azione di Montuori e conclusa a rete da Chiappella il cui tiro è fermato involontariamente da Julinho che offre così un inatteso assist a Pecos Bill. Una volta sbloccato il risultato, la Triestina si sfalda, incapace di poter reagire per la completa assenza del reparto d’attacco. La frustrazione si manifesta due minuti più tradi in Gianfranco Petris – sì proprio quel Gianfranco Petris, allora alla Triestina – che falcia Julinho e viene cacciato dal campo dall’arbitro Marangio. Virgili quindi raddoppia su calcio di punizione al 23’ e, al 28’, Miguel Angel Montuori si guadagna una standing ovation per la terza rete, giunta dopo aver scartato tre avversari e messo a sedere il portiere avversario con una finta da fuoriclasse. Prima del termine Claudio Bizzarri restituisce a Lionello Tulissi parte dei calci che aveva preso per tutto l’incontro: entrambi raggiungono Petris negli spogliatoi.

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