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Battito viola 1956: A Padova vince la neve

Consumatosi l’anticipo televisivo del sabato tra la Pro Patria fanalino di coda e la Spal, l’Italia calcistica attende gli sviluppi degli incontri programmati per l’indomani 19 febbraio 1956. Il macht …

Redazione VN

Consumatosi l’anticipo televisivo del sabato tra la Pro Patria fanalino di coda e la Spal, l’Italia calcistica attende gli sviluppi degli incontri programmati per l’indomani 19 febbraio 1956. Il macht clou si gioca a Padova tra i biancoscudati e la Fiorentina campione d’inverno. L’impressionante marcia dei viola, destinati a trionfare inanellando spaventevoli record, richiama ai botteghini appassionati da tutta la regione. Proprio il Veneto, interessato nei giorni precedenti da copiose nevicate, sembra poter scampare alla nuova perturbazione prevista al nord, ma alla vigilia della gara, mentre i giocatori gigliati optano per il cinema, l’allenatore Bernardini decide di accertarsi personalmente delle condizioni del campo. Nonostante alcuni strati di ghiaccio, esso appare praticabile ma giunta la sera un’intensa e farinosa nevicata comincia a cadere sulla città del Santo. La precipitazione si protrae fino al mattino quando ancora Bernardini, insieme a capitan Rosetta, al ds Giachetti e al consigliere Gazzulli, si reca allo stadio accompagnato dal collega Rocco e altri esponenti patavini. Il cielo va intanto schiarendosi ma l’impossibilità di spalare in tempo la spessa coltre appare subito chiara e quando l’arbitro, invitato a raggiungere la comitiva, ratifica quanto supposto, nessuno si stupisce o protesta. Anzi sia Rocco, privo di tre titolari, sia Bernardini appaiono soddisfatti. A quest’ultimo, invero, manca solo Sarti, ma complice la gara della Nazionale giocata quattro giorni prima (con ben otto titolari viola) non disdegna l’inaspettato rinvio. Meno felici sono invece i tifosi fiorentini (specie quelli che, legati ai due treni speciali, dovranno attendere fino a sera) i quali, per la prima volta durante il campionato, tornano a casa con l’amaro in bocca.

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