stampa
Wolski, un gol alla Baggio
L’Atalanta porta bene al polacco, ieri un gol bellissimo (COMMENTA)
L'Atalanta gli porta bene. All'andata a Bergamo debuttò da titolare, giocò bene, prese una traversa e uscì tra gli applausi dei tifosi. Stavolta poi il sorriso è stato ancora più naturale, visto che l'Atalanta gli è valsa il suo primo, bellissimo, gol in viola. Rafal Wolski ieri ha toccato il cielo con un dito.
Dopo tanta panchina e un mese di mercato passato ad aspettare la telefonata giusta per ricominciare da un'altra parte, il giovane polacco si è preso la sua piccola-grande rivincita: gli è bastata mezzora per far capire che uno come lui, anche in questa ambiziosa Fiorentina, può starci per davvero. Schierato seconda punta di raccordo tra Matri e il centrocampo, il 21enne acquistato lo scorso anno dal Legia Varsavia, ha saputo entrare subito in partita, prima con un tunnel (applaudito dal pubblico) in mezzo al campo e poi con quell'azione-gol palla al piede lanciato in contropiede. Una vera e propria cavalcata trionfale, usando sia il piede destro che il sinistro, che solo chi ha qualità fuori dalla norma può fare.
Tra gli «ooh» d'ammirazione dei tifosi, c'è anche chi, quasi sussurrandolo, ha azzardato un paragone coi gol che faceva Roby Baggio: «Certi paragoni sono esagerati — dice, modesto, Wolski — è stato un gol difficile, questo sì, ma adesso io devo solo pensare a continuare a giocar bene. Per il momento mi godo questo mio primo gol in viola: sono davvero molto contento». «Voleva andare vai per giocare, ma Montella gli ha spiegato che stando qui avrebbe imparato molto — spiega Andrea Della Valle — ha grande personalità e si merita una serata così». (...)
La Sampdoria (ma anche lo stesso Legia Varsavia) in effetti ha sperato fino all'ultimo di portarlo in blucerchiato, ma i dirigenti e l'allenatore viola hanno preferito lasciarlo qui, a imparare. In totale sono 131 i minuti di Wolski in campionato, con cinque presenze, ma dopo un gol così e gli abbracci nello spogliatoio, la sua storia viola può davvero cambiare in meglio.
Corriere Fiorentino
© RIPRODUZIONE RISERVATA