Il futuro di Emiliano Viviano — e di riflesso quello di Neto — sarà più chiaro domani a mezzogiorno e mezzo. O meglio, sarà più chiara la gerarchia che Montella avrà disegnato per la porta viola, quando la squadra salirà le scalette del «Franchi». L’impressione è che il portiere brasiliano sarà ancora una volta il titolare e a quel punto la palla passerà al numero 1 tifoso della Fiesole. Starà a lui decidere se rimanere a Firenze, anche con il rischio di finire la stagione in panchina, o accettare la corte del Bologna che riaccoglierebbe a braccia aperte il portiere-tifoso. Per la Fiorentina entrambi sono e saranno gli estremi difensori viola fino alla fine della stagione, poi si deciderà il da farsi. Viviano, invece, non si è ancora espresso. Lasciare Firenze sarebbe un colpo durissimo, anche perchè in estate lui e la Fiorentina hanno voluto fortemente questo matrimonio. Certo, quei 7 milioni e mezzo da versare eventualmente a giugno nelle casse del Palermo per riscattare Viviano sono uno spunto di riflessione importante per i viola.
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Viviano, la solitudine del numero 1
Su Roncaglia nessun problema: non sarà ceduto
Se per i portieri la discussione è in pieno fermento, quella per Roncaglia non si è neppure aperta. I due turni di riposo tecnico avevano aperto interrogativi più disparati. Ma il mini stop si spiega soprattutto con il super impiego del difensore più amato dalla tifoseria. In fondo, fino all’errore contro il Pescara, Roncaglia non aveva saltato una gara, se non per squalifica. Domani, sarà ancora una volta a presidiare la fascia con il 4 sulle spalle, insieme alla sua proverbiale grinta.
La Nazione
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