Da queste parti Emiliano Viviano, certo, non è ricordato come un numero 1 intoccabile o per il quale fare chissà che tipo di follia. La sua pagella - scritta da tifosi e addetti ai lavori - rimane tutto sommato positiva, ma se sulla sua strada non fosse apparsa la Fiorentina, l’estate scorsa, mai e poi mai, il Palermo sarebbe andato a imbarcarsi in una trattativa con l’Inter per arrivare al suo riscatto.
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Viviano e quei 7 milioni. I viola debitori di un favore
La Fiorentina punta ad un nuovo prestito?
E invece la società viola a luglio è arrivata, ha cominciato a premere sul club siciliano e ha convinto Zamparini ha spendere poco più di tre milioni di euro per entrare in possesso di tutto il cartellino di Viviano e poi prometterlo (fra un anno) alla Fiorentina alla bella cifra di 7,5 milioni di euro.
Storie di mercato, insomma, che intrecciano a doppio filo il destino della società viola e del Palermo, che però (probabilmente, anzi sicuramente) non avevano messo in conto che nemmeno a metà stagione la Fiorentina si sarebbe trovata costretta a rinunciare a Viviano, trovando nel giovane Neto un’alternativa convincente.
Il problema Viviano ha già avuto ripercussioni anche a Palermo, dove dopo il ‘piacerone’ fatto in estate con quei 3 milioni versati all’Inter per liberare il portiere dalla ragnatela nerazzurra, adesso conta (e non poco) sulla decisione che la Fiorentina dovrà prendere nei primi mesi del 2013 per portarsi a casa tutto il portiere.
E il discorso non sarà facile perché se da una parte il Palermo sogna i 7,5 milioni fissati a suo tempo come riscatto del numero uno, la Fiorentina potrebbe avere qualche ripensamento sulla formula (puntando magari su un nuovo prestito) o addirittura valutare quello che fare nel caso Neto continuasse a rivelarsi protagonista in positivo delle parate viola.
Di altrettanto certo, in questo periodo c’è che Pradè e Macia ancora non hanno sottobraccio la pratica Viviano. (...)
La Nazione
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