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Viviano, crisi inspiegabile

Più un problema psicologico che fisico, reattività non è eccezionale

Redazione VN

Viviano, che succede? Sulla gara della Fiorentina all’Olimpico pesa come un macigno la prova del portiere viola apparso incerto nelle occasioni decisive, quasi intimorito di quanto stava accadendo davanti a lui. Che abbia ragione Giuliano Sarti, leggendario numero 1 viola e dell’Inter, quando dice che Viviano è un portiere in difficoltà, non più sicuro delle proprie qualità? Molto probabile. Anzi, di sicuro, considerato che nella prima e terza rete subite a Roma le responsabilità sono evidenti. Non è la prima volta che i gol incassati dalla Fiorentina sembrano avere protagonista in negativo il portiere viola. Sappiamo bene che gli errori di un qualunque estremo difensore sono i più evidenti. E Viviano, inevitabilmente, è finito nel mirino delle critica. Sarti sostiene che non aggredisce la palla come dovrebbe, quasi timoroso della sfera anche nelle situazioni che paiono non particolarmente difficoltose.

Non è un problema da poco, se la lucida analisi dell’ex collega corrisponde al vero. Forse, è proprio questa, la difficoltà attuale, emersa in tutta la sua evidenza sul tiro di Totti allo scadere della prima frazione. E’ facile quindi che sia più un problema psicologico che fisico, anche se la reattività di Viviano non è brillantissima. E’ difficile però trovare altre spiegazioni su quanto sia accaduto sulla legnata di Totti perchè il tiro, pur violento, arrivava da lontano e Viviano era sulla traiettoria. Mani in posizione che non sono riuscite a trattenere il pallone. Anche nel primo vantaggio romanista, sorpreso dalla parabola, è rimasto fermo a guardare, quasi bloccato. E’ vero che su altri grandi pericoli creati dagli attaccanti giallorossi ha sfoderato un paio di interventi da nazionale, ma tutto passa in secondo piano quando hai sulla coscienza errori marchiani. E ora?

La curva Fiesole si è sempre schierata dalla parte del portiere con la sciarpa viola al collo e Firenze nel cuore. Ma gli altri settori, da qualche partita, hanno iniziato a seguire Viviano con un occhio più critico, mettendo sotto la lente d’ingrandimento ogni suo movimento, parate comprese. Qualcuno ha storto il naso, senza manifestare in maniera evidente critiche più o meno velate. Ieri, invece, il web si è scatenato già alla fine del primo tempo, lasciando poco spazio all’immaginazione delle sensazioni dei tifosi viola. Critiche più o meno feroci, più o meno giuste ma che danno l’esatta dimensione del pensiero della tifoseria.

E’ una situazione difficile, un momento da gestire con molta attenzione e calma perchè Viviano è e rimane il portiere della Fiorentina per tutta la stagione, con una opzione per la prossima. Di questo bisogna tenere conto e fare molta attenzione a non bruciare una pedina fondamentale nello scacchiere di Montella. Può essere un periodo di appannamento e il carattere duro di Viviano lo aiuterà a superare questo scoglio, ma in ogni caso è un giocatore da aiutare in tutte le maniere. Criticare, anche a ragione, rischia comunque di diventare un pericolo per il cammino futuro dei viola e la Fiorentina non può permettersi di correre questo rischio. Anche se Viviano a Roma è stato inguardabile in almeno due occasioni. E lui, ragazzo vero e onesto, lo sa bene.

La Nazione