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Vittoria e affari, il vento è cambiato

Torna il sorriso in casa Fiorentina, in attesa di altri tre colpi

Redazione VN

Il vento nel calcio cambia spesso direzione, l’umore anche, la Fiorentina - scrive Angelo Giorgetti su La Nazione - riprende la strada giusta reinventandosi parzialmente (due attaccanti di ruolo) e limitando la fase di transizione a centrocampo, essendo gli interpreti ben pensanti ma magrolini assai e per niente abituati a giocare insieme. Meno trame, più lanci, colpi giusti su punizione e su calcio d’angolo: bentornato cinismo, fra l’altro dopo lo spreco iniziale. Questa volta Sousa si prende responsabilità (Verdù più Borja, coppia svolazzante) e cede all’onda esterna e interna pro-Babacar insieme a Kalinic. La differenza rispetto agli altri tentativi è che questa volta i due giocano da attaccanti per davvero, cercando di restare più alti nonostante le faticose mansioni di scandaglio in pressing, ma la vittoria di Sousa consiste proprio nel modo in cui Baba si ripresenta in pubblico: più completo, più maturo, più disponibile e con le orecchie più grosse per le urla assorbite in allenamento.

La Fiorentina riparte mostrando parzialmente due nuovi acquisti (Costa e Zarate), aspettando di mostrare Tello munito di transfer in occasione propizia e soprattutto aspettando altri due, anzi tre arrivi: un centrocampista e due difensori. Cambia il vento. Il clima di sospetto – non solo sugli striscioni – dipende probabilmente più dal vuoto di spiegazioni e dalla distanza aziendale avvertita dai tifosi, più che dalla sostanza in via di consolidamento. Ma questa è una vecchia storia.

La vittoria e la classifica che riprende colore aiutano a valutare con occhio meno inclemente il lavoro fatto nel mercato di gennaio, un blitz ancora parziale nei reparti che più hanno bisogno di ritocchi; la partenza di Suarez farà posto a Cigarini, in difesa sarviranno altri due interpreti per aggiungere muscoli, spessore e attributi nei momenti in cui la squadra viene messa sotto.