Sosteneva Flaiano che nella vita i giorni memorabili sono 6 o 7, tutto il resto fa volume. Chissà se oggi per la Fiorentina sarà uno di questi. Il giorno del primo trofeo alzato della gestione Della Valle. Fiorentina non far la stupida stasera e dacci una mano a farci dir di sì. Perché le finali sono atti unici, senza un domani che ne corregga il corso ma con un futuro dove precipitare.
stampa
Viola non far la stupida stasera
Sosteneva Flaiano che nella vita i giorni memorabili sono 6 o 7, tutto il resto fa volume. Chissà se oggi per la Fiorentina sarà uno di questi. Il giorno del primo …
Certo, la Fiorentina non parte avvantaggiata. La ragione dice che senza Pepito, Cuadrado e Gomez, e dunque costretti a giocare non solo col falso 9 ma anche con l’improbabile 11 e l’ipotetico 7, il favore non possa che guardare all’avversario. Se però si fosse guardato solo al pronostico, col cavolo che David avrebbe mai alzato la fionda contro Golia, e nemmeno Napoleone, coi suoi 15.000 fanti in meno, si sarebbe avventurato ad Austerlitz. La ragione è nulla senza l’immaginazione. E questa Fiorentina strabocca di immaginazione: nelle architetture di Pizarro, nel calcio tuttocampista di Borja Valero, nei lanci spaccapartita di Aquilani. Toccherà a loro, stelle più brillarelle del firmamento viola, sopperire alle assenze provando a imprigionare il Napoli presuntuoso di Benitez nelle rete del Tiqui-taka montelliano.
E dunque: Fiorentina non fare la stupida stasera. Smorza quel venticello di preoccupazione che spira per quell’attacco atomico Higuain-Callejon-Mertens e fai sentire a Firenze che è già primavera di calcio. In fondo 26.000 cuori innamorati ti hanno seguito a Roma con un atto di fede, e questo chiedono anche a te. Di avere più fame di vittoria del Napoli e fede fino all’Impossibile. «È la mancanza di fede che rende le persone paurose di accettare una sfida — diceva l’immenso Muhammad Alì — e io ho sempre avuto fede. Infatti credo in me». Un folle, secondo qualcuno. Ma i saggi non avranno mai sogni belli come quelli dei folli. E questo é Baudelaire.
Per tutto ciò, Fiorentina non fare la stupida stasera e lascia che quel friccico de luna che i metereologi prevedono sopra l’Olimpico, sia tutto per noi. Le canzoni in fondo sono come il calcio e come i film, generano emozioni e sono fatte per scaldare il cuore. Roma città aperta ai sogni viola sarebbe proprio un bel titolo di coda per tutti i cuori gigliati del mondo.
Stefano Cecchi - La Nazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA