Tre rigori in tre partite di fila. La Fiorentina ringrazia, non dovevano disturbarsi. Però il calcio è anche questo, ti salta addosso in un periodo quieto della partita e rovina tutto.
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Viola bella e sfortunata, ma chi tira in porta?
Tre rigori in tre partite di fila. La Fiorentina ringrazia, non dovevano disturbarsi. Però il calcio è anche questo, ti salta addosso in un periodo quieto della partita e rovina …
Ottima Fiorentina, ha detto un telecronista:dopo mezz’ora di gioco. Cerchiamo di metterci d’accordo.
Bella come contro la Juventus, questo no. Sarebbe stato quasi impossibile, troppe infatti le differenze, anche nette, ma non aggiungeremo che forse, o meglio tre volte forse, alcuni giocatori si sentivano appagati e magari anche un po’coccolati. E’una ipotesi che scartiamo, troppo spicciola, troppo generica, e anche malevola. Non è invece un’ipotesi, è un fatto, che nel primo tempo la Viola abbia battuto otto calci d’angolo. Non è un caso.
Ma in porta chi tira? Peccato per quel rigore, peccato per il non fortunatissimo Gonzalo Javier Rodriguez (poi addirittura espulso), uno degli innumerevoli argentini della serata. E’ nato a Buenos Aires nell’84, ha passaporto spagnolo, è arrivato dal Villarreal (con doppia “r”, appunto) dopo quasi duecento partite. Prima era stato nel San Lorenzo de Almagro. Non fortunato, vero? Due guai seri, non due raffreddori, lo hanno bloccato nelle scorse stagioni: via i legamenti del ginocchio destro, poi rottura del crociati del ginocchio destro. Altro inforunio al giocchio operato. Citiamo dalla sua biografia. Meriterebbe ora baci su baci dalla fortuna, altro che rigori e cartellini rossi.
Matias, ovvero Mati Fernàndez, nato anche lui a Buenos Aires da madre argentina e padre cileno, passaporto spagnolo anche lui, è entrato nella ripresa.
Nel finale anche “Lucatoni”.
Forse esgareriamo, però nel dire “brava Fiorentina” non andremo all’inferno per questo (siamo già in lista per altri peccati, avremo un posto in piedi).
Giampiero Masieri - La Nazione
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