Quella di oggi è una partita molto sentita in Versilia. C'è voglia, molta voglia di vederla questa squadra in una partita che, tra l'altro, torna dopo cinque anni allo Stadio dei Pini... Il vernissage di Viareggio ad agosto è comunque stato nel passato un classico della preparazione viola e basterà andare indietro col tempo per rivivere momenti a loro modo storici. Per esempio il 28 agosto 1968, alla vigilia del campionato del secondo scudetto, proprio da quelle parti venne risolto il caso più spinoso che turbava i dirigenti e che riguardava il grande Amarildo. Sotto una pioggia torrenziale, il classico temporalone estivo, la Fiorentina vinse per 3 a 1 e poche ore dopo venne trovato l'accordo con la terribile sorella di Rildo, Nicea, che trattava in nome e per conto del fratello. Nel 1985 si giocò addirittura la partita di esordio in Coppa Italia della squadra guidata dal giovane Aldo Agroppi: 3 a 0 al Monza e poi via a festeggiare in passeggiata tra un gelato e un sogno.
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Viola a Viareggio: tanti ricordi belli
Dopo cinque anni il ritorno di una classica
Quattro anni dopo invitarono per un torneo internazionale l'Inter, ma non fu una grande idea perché era ancora fresco l'addio al veleno di Nicola Berti e così il pullman dei nerazzurri, posteggiato incustodito in pineta, fu imbrattato di scritte offensive contro il traditore. Anche a Prandelli il clima della Versilia piaceva, tanto da voler giocare a Viareggio una delle prime partite amichevoli dopo la scioccante penalizzazione di calciopoli. Era il 27 agosto del 2006 e anche quella sera, come avverrà questo pomeriggio, ci fu il tutto esaurito perché tutti volevano far sentire la propria vicinanza ai Della Valle, al tecnico e ai giocatori. E quasi dodici mesi dopo una doppietta di un Mutu già in gran forma faceva presagire che sarebbe stata una stagione da mettere negli annali, come in effetti avvenne con la qualificazione in Champions e la semifinale in Uefa.
Corriere Fiorentino
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