Ecco alcuni stralci degli articoli odierni dei quotidiani sul progetto Mercafir (NB: nella foto lo stadio Manaus in Amazzonia, indicato come modello di costruzione).
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Viaggio nel progetto Mercafir: stadio modello Amazzonia
Cosa c’è nelle 270 pagine del progetto della Fiorentina, costi e tempi. I lavori non partiranno prima di due anni
La Repubblica:
Prima pietra a dicembre 2016. Stadio e cittadella pronti a fine 2018, in tempo per il brindisi di Natale. Eccola la tabella di marcia viola. I Della Valle puntano a completare l’operazione Mercafir in 51 mesi a partire da oggi, iter burocratico compreso. Quel brindisi, stando alle date prospettate dalla Fiorentina, potrebbe in effetti essere già rischio. O quantomeno essere già di rincorsa: nella tabella consegnata dalla Fiorentina a luglio scorso si prevede che già entro ottobre venga dichiarato l’interesse pubblico del progetto. Circostanza niente affatto semplice visto che solo ieri il faldone è stato spedito a tutti gli enti che siedono alla Conferenza dei servizi che il sindaco Nardella ha convocato il prossimo 27 ottobre. Difficile che in tre giorni arrivi un sì convinto da un tavolo che riunisce una trentina di uffici e enti diversi. (...)
Ci vorranno due anni di cantieri per realizzare un impianto stile Allianz Arena, da 40 mila posti su due anelli, tutto coperto, senza pista di atletica. Costruzione tutt’altro che semplice per cui si prevedono almeno 400 lavoratori al giorno: nelle carte viola si cita il modello costruttivo dello stadio di Manaus in Brasile (il “catino” con copertura), occorrerà scavare parecchio sottoterra, il futuro campo da gioco sarà tra i 6 e gli 8 metri sotto il livello della strada. Anche per i boulevard alberati, gli alberghi e le aree commerciali il progetto firmato dall’architetto patron dello Juventus Stadium Alberto Rolla prevede tecniche costruttive avanzate: materiali sostenibili, riutilizzo delle acque piovane per l’irrigazione, panelli solari.
Missione impossibile o ambizione a portata di mano? Sta di fatto che la Fiorentina ci crede, tanto da arrivare a fare anche i primi, sommari conti di dettaglio: 107 milioni per lo stadio, 124 per l’area commerciale, 18 per gli alberghi. Segno che l’operazione economica si regge se e solo se esistono funzioni in grado di ripagare e sostenere l’investimento da oltre 300 milioni di euro. Ci sono anche altri conti: quelli minimi di concessione dell’area comunale, ovvero i 50 ettari Mercafir, che sono del Comune. La Fiorentina ipotizza di avere una concessione di 90 anni: non a titolo gratuito, si dice. Quel che però la società dei Della Valle non scrive mai è se intende pagare o no per il trasferimento del mercato (salvo solo il terreno Maestrelli, incollato alla Mukki): nodo non banale, visto che nemmeno il Comune vuole pagare.
Il Corriere Fiorentino:
Un aspetto interessante, nella tempistica, riguarda il 2015, anno che la Fiorentina impiegherà per fondare una «New Co», una nuova società che farà da cassaforte per gli incassi del nuovo stadio e dei 50 mila metri quadrati di superficie netta tra outlet di lusso, negozi, ristoranti; oltre agli introiti che saranno garantiti da un hotel di 10 mila metri quadrati. La famiglia Della Valle, inoltre, prevede che, sempre nell’ambito della «New Co», il prossimo anno servirà a cercare investitori (i cinesi si sono già fatti avanti con decisione) che affiancheranno i patron viola in un investimento assai importanti: 305 i milioni di euro previsti.
Interessanti anche i dettagli architettonici del nuovo stadio, che costerà 107 milioni. Sarà un impianto «a catino», che ospiterà 40 mila spettatori suddivisi in due anelli, tutti coperti da una struttura mista acciaio-plexiglass, con tanto di pannelli solari per il risparmio energetico. Il modello preso ad esempio dallo studio Rolla è molto simile allo stadio di Manaus, l’«Arena da Amazonia», dove l’Italia ha battuto l’Inghilterra agli ultimi sfortunati Mondiali. L’impianto sarà costruito in prevalenza con elementi prefabbricati in calcestruzzo e sorgerà in cima ad una collinetta, soluzione che consentirà un accesso e un deflusso più rapidi degli spettatori e che avrà un terreno di gioco a 6-8 metri sotto al piano strada. Nelle 270 pagine inviate dalla Fiorentina al Comune si prevede addirittura il numero di toilette (80 servizi e 160 orinatoi) che gli spettatori potranno raggiungere a una distanza massima di 50 metri.
REDAZIONE
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