Lassù, sul campo dell’Atalanta, nome bellissimo di una ninfa che non faceva atletica, ma correva forte, lassù in cima, nella seconda trasferta di campionato, la Fiorentina si era portata dietro alcune speranze tutt’altro che ingenue, a cominciare da quella di presentarsi e presentare il vero Mario Gomez. Per non fare confusione, ma non sarebbe la prima volta, c’era un Gomez anche nell’Atalanta, Alejandro Dario, argentino.Gli orobici, chiamati un tempo così dall’antico popolo degli Orobi (ci stiamo allargando un po’ troppo, vero?), avevano il tunisino Benalouane, il senegalese Dramè e il paraguayano Estigarribia, nato, scusate la curiosità, a Fernando de La Mora, e rizzati. Gomez non ha segnato, ma continueremo a fare silenziosamente il tifo per lui e aspettiamo di apprendere dagli esperti quali sono le cause, vere, del suo non essere ancora Gomez.
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Va bene (per ora) così Gomez? Che non diventi una nevrosi
Lassù, sul campo dell’Atalanta, nome bellissimo di una ninfa che non faceva atletica, ma correva forte, lassù in cima, nella seconda trasferta di campionato, la Fiorentina si era portata dietro …
Pochi palloni giocabili, o come? A Bergamo sono comunque spuntati i tre punti, con un applauso e Kurtic, che di nome fa Jasmin. Complimenti anche da un ex viola passato al piccolo schermo, Ambrosini. Sarebbe una bugia, una delle tante semmai, sostenere che la la partita di Bergamo è stata trascinante, però fare i difficili non serve. Provoca semmai distacco, e non va bene. Tre punti sul campo degli orobici contro la ripetiziome di quella ninfa che correva così bene sono da mettere in mostra sul tavolino. Soprattutto bisogna evitare che il Gomez non ancora Gomez diventi una nevrosi. Ci sono stati cambi interessanti nella Viola a gioco lungo, si è infatti intravisto anche Richards, l’inglese arrivato dal Manchester City.
E’ bene che Montella non trascuri le cosiddette seconde linee, c può sempre essere una felice sorpresa.Qualcuno continua a meravigliarsi che la Fiorentina abbia così tanti stranieri nel gruppo. Scappa da ridere: Firenze è una città del mondo o no? Basta passare da Piazza Signoria.
La Nazione
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